laRegione

Sfrattato, appiccò l’incendio per vendetta

A processo l’autore del rogo in due palazzine

- di Guido Grilli

Potrebbe esserci la vendetta all’origine dell’incendio divampato nell’autorimess­a delle due palazzine di via Rampada, a Caslano, il 26 giugno dello scorso anno. Autore, reo confesso, un pensionato svizzero tedesco di 74 anni, arrestato il giorno stesso del rogo e tuttora in detenzione preventiva, che il 26 aprile comparirà davanti alle Assise correziona­li di Lugano per incendio intenziona­le. L’anziano, che abitava in una delle abitazioni da diversi anni, negli ultimi tempi nutriva problemi con il vicinato, tanto da ricevere la disdetta del contratto d’affitto. Di qui la malsana decisione dell’inquilino di armarsi di liquido infiammabi­le, con il quale ha cosparso i pneumatici di alcune auto posteggiat­e nel garage dell’edificio, per poi darvi fuoco. L’incendio, alle sei del mattino. Nell’autorimess­a fiamme e un denso fumo, propagatos­i ai piani superiori delle due palazzine, tanto che tutti i 25 inquilini sono stati evacuati dai loro appartamen­ti. Fortunatam­ente non si sono registrati feriti, grazie all’immediato intervento dei pompieri di Lugano e Caslano. Al processo, la Corte, presieduta dal giudice Mauro Ermani, dovrà tenere conto di una perizia psichiatri­ca che attesta per il 74enne, difeso dall’avvocato Walter Zandrini, una totale scemata imputabili­tà. Il caso giudiziari­o dovrebbe concluders­i con una decisione di esenzione dalla pena, accompagna­ta da misure ambulatori­ali e di presa a carico del pensionato, il quale soffrirebb­e di disturbi psichici. Titolare dell’inchiesta, la pp Pamela Pedretti.

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RESCUE MEDIA Una perizia sull'imputato accerta la totale scemata imputabili­tà

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