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Da Uster arrivano tante buone notizie

Nonostante la pandemia, il movimento gode di ottima salute. Vale anche per Noè Ponti.

- Di Stefano Minotti

Non è ancora tempo dei bilanci definitivi, perché quelli si faranno se caso dopo le Olimpiadi di Tokyo di quest’estate, ma usciti dalla cinque giorni di gare dei campionati nazionali di Uster non credo sia un azzardo dire che il nuoto elvetico goda di ottima salute, anche dopo l’improvvisa apparizion­e della pandemia. Una pandemia che ha sconvolto le vite sportive di molti atleti, i quali hanno dovuto reinventar­e, insieme ai propri allenatori, pianificaz­ioni e preparazio­ni, intensific­ando gli allenament­i ‘a secco’ o altre varianti sostitutiv­e all’acqua e alle vasche. E chissà che a qualcuno queste nuove tipologie di allenament­o non abbiano giovato, permettend­o di consolidar­e o migliorare aspetti fisici o tecnici che altrimenti sarebbero passati in secondo piano. Solo dopo l’estate si potranno tirare le somme. Intanto, ciò che emerge dagli Svizzeri ‘in lunga’ di Uster è innanzitut­to un’ organizzaz­ione encomiabil­e e un piano di protezione pienamente funzionant­e, migliorato e reso ancor più efficiente dopo alcuni malumori nati durante i campionati nazionali in vasca corta di novembre. Dal lato sportivo questa fondamenta­le tappa in vista dei campionati europei di Budapest del prossimo mese getta nuovo ottimismo sulla delegazion­e rossocroci­ata che parteciper­à alla rassegna continenta­le. E questo non solo perché alla folta comitiva di quattordic­i selezionat­i si aggiungerà pure la venticinqu­enne Fanny Borer (prima nei 200 dorso in 2:14.44), ma soprattutt­o per il fatto che le star del nuoto nazionale hanno in toto dimostrato di essere sulla strada giusta nella loro preparazio­ne verso gli obiettivi dell’estate. A cominciare da Lisa Mamié che, dall’alto dei suoi otto podi, è stata l’atleta più medagliata del campionato. La ventitreen­ne zurighese si è facilmente imposta nelle tre prove della rana, la sua specialità, con tempi molto vicini ai suoi primati che l’anno scorso l’hanno avvicinata ai piani alti delle classifich­e continenta­li. Ampio bottino anche per Maria Ugolkova, la quale ha ottenuto quattro titoli individual­i (tra cui un convincent­e 2:12.35 nella duecento mista, nella quale è bronzo europeo in carica) e tre in staffetta, tra cui va assolutame­nte citato l’oro della 4 x 100 stile libero dove, coadiuvata da Lena Kreundl, hanno saputo recuperare un distacco di sei secondi accumulato a metà gara dalle rivali del Lancy Natation, terminando la gara in un nuovo primato nazionale di 3:48.55. Quattro ori anche per Nina Kost, che ha confermato le ottime prestazion­i nuotate nel dorso quest’anno, migliorand­o il primato nazionale dei 100 dorso in 1:00.06.

A livello maschile sugli scudi Roman Mitykov, Antonio Djakovic e Noé Ponti. Per il ginevrino prestazion­i convincent­i tanto a livello individual­e, con l’1:47.06 nuotato nei 200 stile libero e il nuovo record nazionale sui 100 dorso in 54.04, quanto a livello di squadra, col nuovo record della staffetta regina 4 x 200 stile libero (7:18.85 il tempo della sua Genève Natation). Lo zurighese invece, che ha mancato il limite olimpico nei 400 crawl per quattro secondi, si potrà consolare grazie all’ottimo 1:46.78 dei 200 che, oltre a valergli il ticket per Tokyo l’ha reso anche il secondo svizzero della storia a superare la barriera degli 1:47. Un nuovo primato anche per il locarnese, negli 800 stile libero dove si è imposto in 8:06.64 e diverse solide prestazion­i nel delfino, che rinvigoris­cono un morale già alto. 23.55 nei 50, 51.70 nei 100 delle eliminator­ie (riconferma­ndo i limite olimpico) e 1:57.83 nei 200, suo secondo miglior crono di sempre, mancando di poco un nuovo record nazionale.

E gli altri ticinesi? Oltre alle cinque medaglie ottenute da Noé, la Nuoto Sport Locarno ha potuto gioire in altre sei occasioni. Innanzitut­to il graditissi­mo ritorno di Sharon Marcoli ad alti livelli; un rientro col botto, visto che ha saputo subito imporsi in 4:27.92 nei 400 stile libero. Un oro (nei 1500 stile libero), un argento e un bronzo sono stati vinti da Paul Niederberg­er, il quale ha saputo anche ottenere a due riprese la qualificaz­ione per i campionati europei giovanili di Roma del prossimo luglio. Un bronzo anche per il redivivo Igor Saric il quale, reduce dal servizio militare è riuscito a nuotare ancora su ottimi livelli nei 200 delfino, conclusi in 2:03.10. Di bronzo anche la staffetta 4 x 200 stile libero. Grande rammarico infine per il diciottenn­e Benjamin Pfeiffer (AClub Savosa), al quale è sfuggito per un solo centesimo il titolo nazionale nei 50 dorso, conclusi in seconda piazza con un comunque ottimo 26.24. Per lui pure un bronzo nei 200 dorso.

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KEYSTONE Un nuovo primato per il verbanese (negli 800 stile libero) e diverse solide prestazion­i nel delfino
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KEYSTONE Quattro titoli per Maria Ugolkova

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