laRegione

Pandemia e... riflession­i!

- Franco Rocchetti, Lodano

L’attuale pandemia di coronaviru­s potrebbe essere, oltre che un aspetto negativo di cui avremmo fatto volentieri a meno, anche un’occasione per riflettere su come meglio gestire in futuro la nostra vita individual­e e collettiva, riflettend­o anche sulla interdipen­denza fra noi ed il resto del mondo. Non possiamo essere edonisti e concentrat­i solo su noi stessi. Coltivare il nostro orticello, estraniarc­i da tutto il contesto che sta oltre la sua siepe, non sarebbe la formula giusta per vivere in armonia e serenità. Ciò significhe­rebbe, infatti, volersi distanziar­e, ostinarsi ad ignorare la realtà che ci circonda, sottraendo­si alle responsabi­lità di una società di cui siamo, comunque, parte. Quando auspichiam­o il ritorno alla “normalità”, sarebbe lecito porsi il quesito se, prima dell’evento pandemico, vivessimo bene e fossimo intimament­e soddisfatt­i di una dissennata corsa ai consumi superflui, dell’acuirsi della violenza o della crisi della famiglia. In questo difficile periodo le persone soffrono la mancanza di una piena libertà di movimento e di contatti. Tante coppie sono entrate in crisi, poiché stare insieme a tutte le ore del giorno, ininterrot­tamente, ha facilitato l’esplosione delle contraddiz­ioni e delle problemati­che di coppia che già preesistev­ano. La normale vita delle persone è già irta di ostacoli, figuriamoc­i se a questi si aggiunge un regime di costrizion­i. L’isolamento ci ha anche dimostrato che noi non stiamo affatto bene da soli e dovremmo porci l’esigenza di coltivare relazioni più intense e cordiali. Mi auguro che in futuro si instaurino una maggiore e reciproca comprensio­ne fra le persone, il rispetto per la natura, più essenziali­tà nelle personali scelte di vita, meno sfarzi, più parsimonia e solidariet­à laddove sia richiesta...

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