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Sostegno potenziato a casi di rigore e club sportivi

‘Nuova’ legge in dirittura d’arrivo

- Ats/red

Berna – Affrontand­o ieri quale seconda camera le modifiche alla Legge Covid-19, destinate a sostenere le aziende in difficoltà (casi di rigore) e le società sportive che soffrono per l’assenza di spettatori, il Consiglio degli Stati, come il Nazionale, ha esteso la cerchia di chi potrebbe far capo a un sostegno finanziari­o. Tra i due rami del Parlamento restano però delle divergenze. La revisione della legge Covid-19, accolta all’unanimità dai ‘senatori’, torna dunque alla Camera del popolo.

In particolar­e, contro il parere della sua commission­e preparator­ia, il plenum – con 22 voti contro 17 e un’astensione – ha abbassato a 50mila franchi la soglia di fatturato che darebbe diritto a un’azienda in difficoltà di richiedere un aiuto urgente. In questo modo anche le piccole aziende rientreran­no nel novero dei beneficiar­i. Un’azienda, tuttavia, otterrà sostegno solo se era redditizia prima della crisi. Il Governo è dell’avviso che, per richiedere i contributi per i casi di rigore, un’impresa debba aver conseguito ricavi di almeno 100mila franchi prima dell’epidemia. La Camera dei Cantoni non ha invece seguito il Nazionale su un altro criterio. I ‘senatori’ non vogliono che si tenga conto dei costi fissi scoperti, un’aggiunta voluta dai colleghi deputati.

Niente dividendi per l’anno in corso

Il plenum ha poi stabilito che, per ottenere un aiuto, il fatturato nel 2020 dev’essere inferiore al 60% della media pluriennal­e. I Cantoni potranno decidere se tenere conto dell’indennità ricevuta nel 2020 in caso di lavoro a tempo ridotto o perdita di guadagno legata al Covid-19. Su proposta di Jakob Stark (Udc/Tg), i ‘senatori’ hanno deciso che per ottenere un aiuto urgente le aziende non dovranno versare dividendi per l’esercizio in corso. Il Nazionale dovrà ora chinarsi sulla questione.

La Camera dei Cantoni ha poi accolto la proposta di concedere fino a 115 milioni a fondo perso alle società sportive profession­istiche o semi profession­istiche. Si allinea così al Nazionale. Una divergenza sussiste però sul modello in base al quale i salari andranno ridotti, una delle condizioni che vanno soddisfatt­e per poter ottenere i contributi. La Camera dei Cantoni, tra le altre decisioni prese ieri, ha stabilito che la polizia potrà appioppare multe disciplina­ri fino a 300 franchi alle persone che non portano una mascherina protettiva, oppure non rispettano altre prescrizio­ni volte ad arginare il coronaviru­s. Non potranno farlo, però, laddove l’obbligo di indossare la mascherina o un concetto di protezione non può essere chiarament­e definito. È il caso delle zone pedonali e dei centri storici, ma non di stazioni e fermate dei bus.

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KEYSTONE Luce verde dal Consiglio degli Stati

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