In Italia si fugge dalle zone rosse
Milano – Come già alla viglia del primo lockdown di marzo, è fuga degli italiani dalle zone rosse, ad esempio verso le seconde case nella Riviera ligure di Ponente (in zona gialla), in particolare da parte di piemontesi e lombardi. Le due località in assoluto più rappresentative della provincia di Imperia sono Bordighera e Diano Marina. Da oggi torna il coprifuoco e con la suddivisione in zone rosse, arancioni e gialle, torna anche tra le mani degli italiani l’autocertificazione per gli spostamenti. Sempre obbligatoria nelle cosiddette zone rosse, ovvero Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta e Calabria, servirà anche nel resto d’Italia tra le 22 e le 5, quando scatta il coprifuoco nazionale. Ieri i nuovi casi erano 34’500. “Non è un buon segnale anche perché la percentuale di tamponi positivi supera il 10%” ha detto il direttore italiano alla Prevenzione Gianni Rezza alla conferenza stampa del Ministero della salute. Anche i decessi 445, sono molti. Circa 220mila tamponi, 99 in terapia intensiva. Nei giorni scorsi la situazione sembrava essersi stabilizzata pur tenendo conto della variabilità quotidiana, ma il dato di ieri dimostra che “globalmente il virus corre e frenarlo è necessario”.
A partire da lunedì saranno soppressi 5 collegamenti ferroviari verso l’Italia. Nel traffico regionale transfrontaliero sarà parzialmente soppressa la linea Tilo S50 tra Varese e Malpensa. Toccati dalle misure sono anche 4 collegamenti da e per Milano. I treni interessati continueranno tuttavia a circolare regolarmente all’interno della Svizzera fino a Chiasso.