laRegione

Esordio vincente per le Tigri di Cabibbo

Seppur non incantando, il Lugano fa sua la prima

- Di Dario ‘Mec’ Bernasconi

Contava solo vincere, al debutto in stagione e dopo cinque settimane tribolate come mai. Senza dimenticar­e che mancavano anche Steinmann e Stevanovic­h e senza nulla togliere ai vari Mina, Kovac e Togninalli che hanno dato anima e qualità nei minuti in cui sono stati in campo. Un Lugano che, alla fine, ha vinto con merito, con quattro giocatori in doppia cifra, con un Bracelli efficace e troppi a corrente alternata. Sparito, dopo il canestro da tre nel primo minuto di gioco Minnie: 16 minuti in campo con zero in efficacia. Anche lui uno da rivedere come logico che sia in questo clima che, comunque, rasenta l’assurdo.

Un primo quarto decisament­e di scarso livello, con due squadre a farcire di errori le loro manovre: segni evidenti di ruggine nelle gambe e nelle teste da parte bianconera, di scarsa tecnica fra i basilesi. Ne scaturisce un gioco molto poco efficiente, con Lugano a scappare avanti 5-0 al 3’, ma poi uno 0-9 al 5’ degli ospiti, da lasciare basiti i 50 presenti. Ritrovato un po’ di gioco, si fa per dire, il quarto si chiude sul 12-14. Nel secondo quarto non si può certamente parlare di crescita. Con un gioco elementare da una parte, quella ospite, e un gioco senza costrutto dall’altra, la partita rimane in equilibrio, con percentual­i molto basse da entrambe le parti: 20 pari al 5’. Poi lo Starwings, con un 6-0, va avanti di 5, 21-26. Bracelli e Jackson, con due triple, riportano avanti i bianconeri, 29-26 ma è un attimo perché gli ospiti impattano e a quota 29 si va alla pausa. Rientro da incubo con un 5-0 per gli ospiti che al 4’ si mettono avanti di 6, 32-38 con una tripla di Milon e il +7 con Kostic 1’ dopo. Una tripla di Bracelli e due punti di Nikolic riducono lo scarto a 2. Milon replica da 3 ma i bianconeri fanno qualcosa in più in difesa e tornano in parità a fine quarto: 54-54. Nell’ultimo tempo la partita rimane in equilibrio fino al 59 pari al 3’. Poi i bianconeri stringono meglio le maglie difensive, recuperano qualche pallone importante e, con un 7-1, si portano sul 69-62 al 6’. La quinta tripla di Milon (29 punti alla fine, con Sane 23 i due migliori del Basilea), ricuce a -3, 69-66. Ma poi è solo Lugano, che allunga di 5 con Nikolic e poi Aw, Jackson e lo stesso Nikolic chiudono la gara. Salvatore Cabibbo, stremato forse più di qualcuno dei suoi, è felice: «Con così pochi allenament­i negli ultimi 15 giorni, sapevo che avremmo pagato. Ma mi è piaciuta la reazione della squadra che ha lottato sino alla fine e nell’ultimo quarto sono uscite le nostre migliori qualità». C’è molto da lavorare? «Chiarament­e lo si è visto come mancano i sincronism­i e come in difesa non ci muoviamo in maniera adeguata. Ma sono cose che si possono costruire quando ci si allena regolarmen­te in 5 contro 5 e non in otto. Vediamo di prendere questi due punti come trampolino verso una migliore qualità».

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TI-PRESS/D. AGOSTA Jackson prova a farsi largo sotto la plancia

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