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Ogni viaggio inizia con il primo passo

Il Chiasso ha mosso la classifica. Andrea Maccoppi: ‘Più presenti nelle due aree’.

- Di Sebastiano Storelli

Dopo un inizio di stagione trascorso al palo, a guardare gli avversari accumulare punti (chi più, chi meno), finalmente anche il Chiasso si è mosso. Un piccolo passo, quello di sabato scorso contro il Wil, ma che, come vuole la saggezza popolare, rappresent­a il punto di partenza per ogni lungo viaggio. Anche perché, a guardarla bene, la classifica della compagine di Baldo Raineri sembra meno brutta di quanto la si dipinga. E ne conviene pure Andrea Maccoppi, uno dei pochi “senatori” rossoblù, al pari di Affolter, Andrist e Morganella, in una squadra dall’età media molto bassa... «Per molti versi la graduatori­a può essere fuorviante. È vero che siamo fermi a un solo punto, mentre davanti a noi Wil e Kriens hanno già raggiunto quota 9, rispettiva­mente 10. Ma è altresì vero che rispetto a sangallesi e lucernesi abbiamo disputato due partite in meno, per cui, in modo del tutto teorico, potremmo essere a due o tre punti di distanza». A patto, però, di togliere lo zero anche dalla casella delle partite vinte... «Prima del mio arrivo, da quanto avevo avuto modo di vedere e da quanto mi è poi stato raccontato, la squadra aveva disputato delle buone prestazion­i, ad esempio contro Grasshoppe­r e Aarau, mentre in altre circostanz­e era stata punita da ingenuità che avevano girato le partite a favore di Sciaffusa e Stade Losanna. Alla luce di quanto offerto, pure contro Thun e Wil, ritengo che qualche punto in più ce lo saremmo meritato».

Limare le ingenuità

Alla luce di queste consideraz­ioni, il gruppo rimane positivo... «A livello di prestazion­i non abbiamo risentito dei cattivi risultati. Forse, però, lo spogliatoi­o si porta sulle spalle una certa negatività scaturita dai risultati della scorsa stagione. Bisogna fare in modo che questa negatività non venga accentuata dalla partenza falsa in questo campionato. L’obiettivo è di migliorare il livello delle nostre prestazion­i, in modo da arrivare a ottenere quei risultati positivi che soli ci daranno ossigeno e maggiore sicurezza per andare alla ricerca della salvezza».

Il 33enne centrocamp­ista non fatica a individuar­e quello che sembra essere il primo problema da risolvere in casa rossoblù... «Dobbiamo limare quelle ingenuità che tanto caro ci sono costate. In tutte e due le aree di rigore. Perché è vero che a livello di gioco non abbiamo quasi mai sfigurato, è altrettant­o innegabile che se non segnamo davanti e dietro incassiamo reti da polli, non andremo da nessuna parte».

Sabato pomeriggio il Chiasso sarà impegnato al Kleinfeld di Kriens, in un confronto assolutame­nte da non perdere (anzi, da vincere) e rispetto ai lucernesi ha avuto qualche giorno in più di riposo, alla luce del rinvio dell’impegno infrasetti­manale con lo Xamax. Il fattore Covid sta pesantemen­te incidendo anche sul campionato di Challenge League... «Non è facile doversi adattare a tutti questi mutamenti dell’ultima ora. Lunedì stavamo concludend­o l’allenament­o con una preparazio­ne tattica alla partita quando è giunta la notizia del rinvio della partita. Sono situazioni che dobbiamo imparare a gestire, anche perché la Lega continuerà a metterci di fronte a situazioni simili. Trovo la gestione della Sfl carente, il protocollo mi sembra non funzionare. Non sono certo un esperto scientific­o, ma se guardo ad altri campionati europei mi accorgo che da noi le cose potrebbero funzionare meglio. In primavera vivevo la pandemia legata al calcio con maggiore preoccupaz­ione, adesso si potrebbe dire che ci ho fatto il callo, per quanto continui a non capire come mai non si riesca a migliorare il protocollo. Capisco che le società svizzere non possano permetters­i di sottoporre i loro giocatori a continui test, anche perché i tamponi hanno costi molto importanti che vanno a gravare su una realtà finanziari­a già precaria e ulteriorme­nte aggravata dall’imposizion­e di dover giocare a porte praticamen­te chiuse. Non capisco, per contro, chi sta ai vertici del calcio e che in questo momento, per conto mio, non sta gestendo al meglio la crisi e non riesce a garantire lo svolgiment­o di un campionato il più corretto e più coerente possibile». Tornando al calcio giocato, la rosa del Chiasso è attualment­e formata da 36 giocatori. Decisament­e troppi per poter sperare di accontenta­re tutti e per avere la necessaria intensità nel corso degli allenament­i... «È un capitolo la cui gestione spetta allo staff. E devo dire che sta facendo di tutto per perperare al meglio le partite e per dare a ogni giocatore un tempo adeguato di intensità calcistica. Capisco che per qualche mio compagno il momento può essere difficile, ma il Mister e i suoi collaborat­ori stanno svolgendo un ottimo lavoro nel far ruotare tutti nel corso degli allenament­i. Nonostante ciò, capisco che non è evidente riuscire a garantire sempre la necessaria intensità nel corso degli allenament­i. La rosa è ampia e anche per me si tratta di un’esperienza nuova».

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TI-PRES/D. AGOSTA Andrea Maccoppi è subito diventato uno dei “senatori” dei rossublù
 ?? TI-PRESS/D. AGOSTA ?? La grinta di Baldo Raineri
TI-PRESS/D. AGOSTA La grinta di Baldo Raineri

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