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Schurter sul podio, Colombo nella top 10

‘Contento della prestazion­e, peccato per un problema al via’, dice il ticinese da Nove Mesto

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A una settimana dai Mondiali in Austria, Nino Schurter è apparso in netto crescendo. A Nove Mesto, dove si è chiusa una Coppa del mondo ridotta a quattro prove (due short-race e due cross-country), il campione del mondo, in difficoltà nelle gare di martedì e giovedì, oggi ha colto il terzo posto, battuto in volata dal brasiliano Enrique Avancini e dall’olandese Milan Vader. Splendido decimo posto per Filippo Colombo che ha migliorato di cinque posizioni il risultato ottenuto nel primo cross-country, quello di giovedì. Il ticinese, ritrovatos­i dopo la partenza oltre la ventesima posizione, ha compiuto una grande rimonta, riuscendo a riportarsi sul gruppetto di testa, fino ad arrivare addirittur­a al quinto rango. All’inizio del penultimo giro, però, Schurter e Avancini hanno aperto il gas e la gara si è fatta più combattuta. Le energie spese da Colombo per riportarsi sui primi gli sono evidenteme­nte venute meno. Ha iniziato a perdere gradatamen­te terreno e nel corso dell’ultimo giro, quando il ritardo si aggirava sui 30”, è stato superato anche dal tedesco Maximilian Brandl. Alla fine ha chiuso al decimo posto a 42” dal vincitore, dimostrand­o comunque di non essere poi così lontano dai migliori. Per l’esponente del Team Absalon un’importante iniezione di fiducia in vista dei Mondiali e, soprattutt­o, degli Europei in programma dal 15 al 18 ottobre al Monte Ceneri. «Sono molto soddisfatt­o della mia prestazion­e – commenta il ticinese –. Purtroppo, ho avuto problemi in partenza: dopo pochissimi metri mi si è staccato il pedale e ho perso una ventina di posizioni. Al termine del giro di lancio mi sono ritrovato oltre il 40º posto e ho dovuto iniziare la rimonta. Dopo il primo giro ero in ventesima posizione e ho capito che le gambe giravano bene. Sono molto contento della rimonta che mi ha portato fino alla quinta posizione, ho avuto la possibilit­à di annusare cosa voglia dire rimanere davanti in una prova Coppa del mondo. Poi, però, la fatica fatta per rientrare l’ho pagata negli ultimi due giri». Tra una settimana ci saranno i Mondiali... «La prova di Nove Mesto mi ha dimostrato di non essere così lontano dai migliori. Mi fa ben sperare per una stagione che non è ancora finita. Fino a qualche settimana fa pensavo che al Mondiale sarebbe stato bello chiudere nella top 15, ma adesso credo di poter puntare anche a una top 10. Ma il livello è talmente alto che si può passare in un batter d’occhio dalla quinta alla venticinqu­esima posizione. Prima di pormi troppi obiettivi, però, dovrò vedere il percorso, nuovo e che nessuno conosce. Solo dopo aver preso confidenza con il tracciato potrò capire quali potranno essere le mie reali ambizioni».

A Nino Schurter è mancato il 33º successo in Coppa del mondo che lo avrebbe portato a eguagliare il record del francese Absalon. Ciò nonostante, il grigionese è apparso brillante, rimanendo praticamen­te sempre nelle prime tre posizioni. Alla fine ha perso lo sprint, ma la sua crescita è apparsa evidente a tutti.

In campo femminile, poche soddisfazi­oni. Sina Frei e Alessandra Keller si sono piazzate rispettiva­mente all’8º e al 9º posto di una gara vinta dalla campioness­a del mondo Pauline FerrandPer­vot, con 21” sull’olandese Anne Terpstra e 1’10” sull’altra transalpin­a Loana Lecomte. Jolanda Neff, alle prese con alcuni problemi di salute (mal di testa e sintomi influenzal­i) si è ritirata nel corso del secondo giro, dopo che venerdì nella short-race aveva preferito non prendere il via.

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‘Portruppo dopo pochissimi metri mi si è staccato il pedale’

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