Riforma 2° pilastro a rischio
Secondo il socialista Levrat, non appoggiando più i compromessi raggiunti dai partner sociali, i partiti stanno ‘giocando col fuoco’
Perde slancio il compromesso trovato dalle parti sociali sulla riforma del Secondo pilastro. Ieri il presidente del Ppd Gerhard Pfister ha infatti giudicato «non molto alte» le possibilità di successo in parlamento della proposta. Stando al presidente del Ps Christian Levrat, una sua bocciatura potrebbe avere conseguenze anche su altri dossier.
I presidenti dei due partiti si sono espressi sulla riforma della previdenza per la vecchiaia ieri in occasione del tradizionale incontro con i media nel giorno dell’Epifania. Nel luglio scorso sindacati e imprenditori avevano raggiunto un accordo – poi fatto suo e inviato in consultazione dal Consiglio federale a metà dicembre – volto a riformare la previdenza professionale. Esso prevede la riduzione del tasso di conversione minimo dal 6,8% al 6%, accompagnata da una serie di misure per mantenere il livello delle rendite. Contro il progetto si era schierata sin da subito l’Unione svizzera delle arti e mestieri, ma nel frattempo si sono levate altre voci critiche. Come quella di Pfister, secondo cui la soluzione proposta è almeno altrettanto costosa della riforma ‘Previdenza vecchiaia 2020’ bocciata dalle urne nel 2017. «Spetta ora al Parlamento e al Ppd trovare una soluzione che sia in grado di conquistare una maggioranza», ha affermato.
Levrat si è invece detto preoccupato del mancato sostegno alla riforma dell’economia e di alcuni partiti. Finora la politica aveva sempre appoggiato i compromessi raggiunti dalle parti sociali, ha sottolineato. La decisione presa a metà dicembre dal Consiglio degli Stati di rendere molto meno generosa la rendita ponte per i disoccupati anziani è stata un primo segnale di rottura con questa tradizione, ha aggiunto. Ora questo scenario sembra ripetersi con la previdenza professionale. E in questo modo si mette in discussione un elemento fondamentale della nostra democrazia: non più sostenendo i compromessi raggiunti dalle parti sociali, «i partiti giocano col fuoco». Per il presidente del Ps, questo comportamento potrebbe avere conseguenze anche per altri dossier. In particolare per quello europeo: pure in questo caso i partner sociali sono infatti stati invitati a trovare un accordo. Voltare loro le spalle non li motiva di sicuro a trovare un’intesa sull’accordo quadro con l’Unione europea, ha precisato Levrat. Intanto Pfister è poi tornato a esprimersi sul lancio di una nuova iniziativa popolare per l’abolizione della penalizzazione delle coppie sposate, già annunciato sabato: il testo attuale – criticato fra le altre cose a causa della definizione di matrimonio utilizzata – sarà ritirato e uno nuovo sarà lanciato alla fine del 2020.