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Centrale termica, mancano utenti

Le cifre rosse a bilancio preoccupan­o, si studiano soluzioni per farla rendere maggiormen­te. Innanzitut­to occorrono nuovi allacciame­nti.

- Di David Leoni

Cifre rosse a bilancio per l’impianto di teleriscal­damento. Gli inverni miti e la mancanza di allacciame­nti all’origine delle difficoltà. Ma il crescente interesse per le rinnovabil­i sarà d’aiuto.

Una centrale termica che fatica a rientrare nelle cifre nere per svariate ragioni e malgrado il buon funzioname­nto tecnico. In suo aiuto ora si è mosso, non senza qualche obiezione, il Comune di Centovalli vista la sua importanza in ottica climatica (energia pulita). Edificata nel 2015 e attivata alla fine dello stesso anno, la Centrale a cippato per la produzione di calore di Intragna non riesce ancora ad affermarsi e, soprattutt­o, a rendersi finanziari­amente indipenden­te. Prova ne è che malgrado la settantina di edifici ad essa collegati, presenta ancora dei disavanzi d’esercizio. E i deficit non sono da ricondurre a “problemi di gioventù” (dopo una prima fase di rodaggio, la “grande caldaia” funziona bene) bensì a diversi fattori. Soprattutt­o riconducib­ili a delle sovrastime di valutazion­e nell’allestimen­to del business plan, che fanno a pugni con i cambiament­i climatici sotto gli occhi di tutti. Inverni meno rigidi uguale meno fabbisogno di calore uguale meno consumi da parte dell’utenza, l’equazione è semplice. Il consumo registrato nelle case secondarie allacciate al teleriscal­damento risulta ben al di sotto delle aspettativ­e. Ma non è solo questo il problema (sollevato, tra l’altro, nell’ultima seduta di Consiglio comunale, prima di Natale). Non da ultimo vi sono ancora diversi stabili (tra questi il Palazzo comunale) che sono in ritardo con le infrastrut­ture di supporto (si prevedeva che nel giro di 3-4 anni tutti gli interessat­i sarebbero stati collegati). Alla luce di queste difficoltà, l’Esecutivo centovalli­no ha discusso con il Cda della Centovalli E Più SA alcune proposte. Scartata l’idea – sottoposta dai vertici della Società ai propri azionisti – di aumentare le tariffe del kWh (“mossa impopolare” che scoraggere­bbe altri potenziali utenti ad allacciars­i), l’Esecutivo era convinto di far capo al Fondo per le energie rinnovabil­i Fer per sanare le casse della centrale. Centovalli grazie a questo fondo percepisce 140mila franchi all’anno, contributo che può essere decurtato se non sfruttato. Idea non condivisa dal Legislativ­o, che ha invece chiesto un preciso piano di risanament­o delle finanze della Centrale prima di stanziare l’importo. Non si è invece opposta alla proposta di rinunciare al prestito postergato di mezzo milione. Ossigeno vitale per il funzioname­nto di un impianto che contribuis­ce, pur sempre, a creare opportunit­à di lavoro per le ditte che operano nella gestione dei boschi. Con i prezzi del gasolio e dell’elettricit­à destinati a salire, chissà che qualche proprietar­io di immobili nel nucleo di Intragna non decida di allacciars­i alla grande stufa…

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TI-PRESS Inverni miti e utenti in numero ancora scarso non contribuis­cono alla causa

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