laRegione

Troppo individual­isti, i Tigers

I bianconeri non giocano da squadra e perdono ancora in casa, la Sam fa il contrario e vince a Monthey. Ko anche il Riva.

- Di Dario ‘Mec’ Bernasconi

Weekend dolceamaro per le ticinesi, con la vittoria in trasferta della Sam e la sconfitta casalinga dei Tigers, mentre in A femminile il Riva nulla ha potuto contro il Nyon: 25 punti di scarto alla fine, un divario cresciuto costanteme­nte malgrado la buona volontà delle locali, ma la differenza fra le due compagini è stata evidente.

Un ‘play’ che non gira

Difficile trovare una sola risposta alla sconfitta del Lugano contro il Vevey. Il catastrofi­co primo tempo, con 57 punti subiti? La mancanza nel dare continuità al gioco d’assieme, dopo una splendida rimonta nel terzo quarto? L’egoismo di Porter, croce e delizia di questa squadra: 32 punti ma 4 palle perse e tiri forzati? La poca sostanza di Camara sotto le plance? Di tutto un po’, con Porter, a nostro modo di vedere, più responsabi­le di altri. Il perché è semplice: è il playmaker e spetta a lui far girare la squadra. Quando l’ha fatto, segnatamen­te nel terzo quarto e fino al +11 al 3’ dell’ultimo quarto (84-73), il Lugano ha saputo recuperare dal 47-57 alla pausa: prima con un parziale di 14-0 e poi il +10, 72-62 (25-5 di parziale), grazie anche alle conclusion­i dello stesso Porter ma con il contributo di tutti, in difesa come in attacco. Quando poi il mini play ha cominciato a far di testa sua, ignorando i compagni, è cominciato il patatrac. 0-9 (84 82) al 5’ e poi un punto a punto sino all’89 pari a 39” dalla sirena. Su un air ball di Porter, Bracelli prende il rimbalzo, sbaglia il canestro e commette fallo: Nikolic non perdona dalla lunetta. Palla al regista bianconero che la perde e il Vevey vince e ringrazia. Insomma, un Lugano dalle varie facce ma è chiara l’opinione di tutti, allenatore e giocatori: se si gioca assieme si vince, se ognu- no va per conto suo tutto diven- ta più difficile. Da sottolinea­re il buon impatto di N’zege, 22 punti e 7 rimbalzi, ma che Williams, il top scorer, tiri sei volte per tempo, qualcosa significhe­rà pure, unitamente all’inconsiste­nza di un Camara autore di un tiro in 21 minuti e 2-4 dalla lunetta. Per Cabibbo venirne a capo non sarà facile, più sulle teste che sulle qualità dei singoli.

Massagno di rincorsa

Vittoria splendida per contro per la Sam a Monthey. Per giudicarla tale basta dire che erano assenti Slokar e Aw, mentre al 27’ si è infortunat­o pure Miljanic (out per il resto della sfida) e come se non bastava al 4’ dell’ultimo quarto i ticinesi hanno perso pure il “pivot” Marko Mladjan. Una Sam di rincorsa: 49-40 a metà gara, 63-49 al 27’. Ancora sotto di 10 (69-59) al 32’, ha messo la museruola ai vallesani con la difesa a zona: 6 palle perse, 3 punti in 5 minuti su tiro libero, che la Sam ha capitalizz­ato raggiungen­do la parità a quota 75 al 38’. La tripla di Dusan a 98” dalla sirena (23 punti per lui) ha chiuso la gara. Una vittoria del collettivo e la capacità di tutti di dare oltre il cento per cento. Una lezione di basket e un carburante non da poco per l’autostima.

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TI-PRESS/GIANINAZZI Il bianconero Tajuan Porter sotto le attese

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