Troppo individualisti, i Tigers
I bianconeri non giocano da squadra e perdono ancora in casa, la Sam fa il contrario e vince a Monthey. Ko anche il Riva.
Weekend dolceamaro per le ticinesi, con la vittoria in trasferta della Sam e la sconfitta casalinga dei Tigers, mentre in A femminile il Riva nulla ha potuto contro il Nyon: 25 punti di scarto alla fine, un divario cresciuto costantemente malgrado la buona volontà delle locali, ma la differenza fra le due compagini è stata evidente.
Un ‘play’ che non gira
Difficile trovare una sola risposta alla sconfitta del Lugano contro il Vevey. Il catastrofico primo tempo, con 57 punti subiti? La mancanza nel dare continuità al gioco d’assieme, dopo una splendida rimonta nel terzo quarto? L’egoismo di Porter, croce e delizia di questa squadra: 32 punti ma 4 palle perse e tiri forzati? La poca sostanza di Camara sotto le plance? Di tutto un po’, con Porter, a nostro modo di vedere, più responsabile di altri. Il perché è semplice: è il playmaker e spetta a lui far girare la squadra. Quando l’ha fatto, segnatamente nel terzo quarto e fino al +11 al 3’ dell’ultimo quarto (84-73), il Lugano ha saputo recuperare dal 47-57 alla pausa: prima con un parziale di 14-0 e poi il +10, 72-62 (25-5 di parziale), grazie anche alle conclusioni dello stesso Porter ma con il contributo di tutti, in difesa come in attacco. Quando poi il mini play ha cominciato a far di testa sua, ignorando i compagni, è cominciato il patatrac. 0-9 (84 82) al 5’ e poi un punto a punto sino all’89 pari a 39” dalla sirena. Su un air ball di Porter, Bracelli prende il rimbalzo, sbaglia il canestro e commette fallo: Nikolic non perdona dalla lunetta. Palla al regista bianconero che la perde e il Vevey vince e ringrazia. Insomma, un Lugano dalle varie facce ma è chiara l’opinione di tutti, allenatore e giocatori: se si gioca assieme si vince, se ognu- no va per conto suo tutto diven- ta più difficile. Da sottolineare il buon impatto di N’zege, 22 punti e 7 rimbalzi, ma che Williams, il top scorer, tiri sei volte per tempo, qualcosa significherà pure, unitamente all’inconsistenza di un Camara autore di un tiro in 21 minuti e 2-4 dalla lunetta. Per Cabibbo venirne a capo non sarà facile, più sulle teste che sulle qualità dei singoli.
Massagno di rincorsa
Vittoria splendida per contro per la Sam a Monthey. Per giudicarla tale basta dire che erano assenti Slokar e Aw, mentre al 27’ si è infortunato pure Miljanic (out per il resto della sfida) e come se non bastava al 4’ dell’ultimo quarto i ticinesi hanno perso pure il “pivot” Marko Mladjan. Una Sam di rincorsa: 49-40 a metà gara, 63-49 al 27’. Ancora sotto di 10 (69-59) al 32’, ha messo la museruola ai vallesani con la difesa a zona: 6 palle perse, 3 punti in 5 minuti su tiro libero, che la Sam ha capitalizzato raggiungendo la parità a quota 75 al 38’. La tripla di Dusan a 98” dalla sirena (23 punti per lui) ha chiuso la gara. Una vittoria del collettivo e la capacità di tutti di dare oltre il cento per cento. Una lezione di basket e un carburante non da poco per l’autostima.