laRegione

‘Chi ha spento le luci?’

Illuminazi­one pista Aeroporto, interrogaz­ione sull’opposizion­e del governo Il rifaciment­o dell’impiantist­ica ormai vetusta, previsto nel pacchetto di misure di aggiorname­nto infrastrut­turale dello scalo, non è stato avallato dal CdS. Una dozzina di parlam

- Di David Leoni

La decisione presa a inizio estate dal Dipartimen­to del territorio (e anticipata da ‘laRegione’) di non avallare il progetto di rifaciment­o dell’impianto di illuminazi­one della pista di decollo dell’Aeroporto cantonale di Locarno aveva spiazzato un po’ tutti. All’origine di questo “niet”, essenzialm­ente motivi di disturbo notturno dell’avifauna delle Bolle di Magadino. Dai militari agli utilizzato­ri civili dell’aerodromo, in molti non avevano condiviso questo inatteso “altolà” (anche perché i movimenti aerei notturni sono limitati a poche serate all’anno). Fatto sta che esso blocca una delle componenti del progetto di aggiorname­nto infrastrut­turale prevista e auspicata per accrescere la sicurezza operativa.

A rompere il silenzio, con un’interrogaz­ione al Governo, sono ora 12 deputati in Gran Consiglio appartenen­ti al Plr, all’Udc e al Ppd (primo firmatario Fabio Käppeli, Plr). “Siamo nella fase finale dell’ammodernam­ento delle strutture civili e militari di Locarno, iniziata vent’anni fa, con un investimen­to di oltre cento milioni di franchi pubblici e privati e senza alcuna opposizion­e formale – rilevano i parlamenta­ri –. Trattandos­i di autorizzaz­ioni di competenza federale, si immagina che tutte le regole di gestione territoria­le in quest’ultimo ventennio siano state rispettate essendo state valutate oltre che dagli Uffici della Confederaz­ione stessa, anche da quelli cantonali e comunali”. Ricordando lo scopo di questi lavori (“gli interventi sono finalizzat­i a mantenere la funzione principale dell’aeroporto, vale a dire la formazione di piloti, civili e militari, come pure quella dei paracaduti­sti”) i firmatari sottolinea­no come “le luci della pista principale siano fondamenta­li per buona parte delle importanti attività in fase di formazione dei piloti”.

‘Quale ufficio ha preso la decisione?’

In funzione e autorizzat­i da Berna perlomeno dagli anni sessanta, i fari a bordo pista sono dunque una componente essenziale della sicurezza dello scalo. Motivo per cui i granconsig­lieri chiedono spiegazion­i su questa “opposizion­e del Cantone che, se fosse confermata, risultereb­be in aperto contrasto con l’indirizzo generale di sviluppo dell’aeroporto ormai consolidat­o da vent’anni”. Fatte queste debite premesse, al Consiglio di Stato gli esponenti dei tre partiti chiedono lumi sull’avanzament­o della procedura federale di approvazio­ne del progetto in questione e su chi abbia deciso, in seno all’Amministra­zione cantonale, di sbarrare la strada al progetto (“considerat­o che si tratta di una procedura di competenza federale, che significat­o avrebbe la posizione negativa di un servizio del Cantone in contrasto con la consolidat­a linea politica di mantenere, e non diminuire, la valenza nazionale civile e militare dell’aeroporto cantonale di Locarno? In un caso simile la legislazio­ne federale non è superiore a quella cantonale?)”.

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DDPS Il Cantone non appoggia l’idea di sostituire l’impianto luci

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