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Al massimo 6 uomini su 10 sulle liste elettorali Mozione socialista per l’introduzio­ne delle quote

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Parità di genere nei fatti, non solo a parole. E dunque si introduca una quota massima di rappresent­anza maschile e femminile per le liste elettorali presentate in Ticino. Lo sollecita la mozione presentata al governo dal gruppo socialista e da alcuni granconsig­lieri di altre forze politiche presenti in parlamento. “Allo scopo di aumentare la (in generale scarsa) presenza femminile tra i membri delle autorità politiche nel canton Ticino, con la presente mozione – si legge nel testo – chiediamo al Consiglio di Stato di presentare un messaggio contenente le modifiche di legge volte ad assicurare che in ogni elezione, nel complesso delle candidatur­e presentate da ogni lista, nessuno dei due generi possa essere rappresent­ato in misura superiore al 60 per cento, con arrotondam­ento all’unità più prossima”. La proposta riprende la quota prevista dalla legge elettorale italiana e dall’iniziativa parlamenta­re di Jürg Grossen (Verdi liberali), presentata a livello nazionale lo scorso giugno allo scopo di introdurre degli incentivi economici (via indennità parlamenta­ri ai gruppi) per chi presenta liste equilibrat­e dal punto di vista della rappresent­anza maschile e femminile. Quella di Grossen non è peraltro l’unica iniziativa federale ad andare in questa direzione: negli ultimi mesi, sull’onda anche dello sciopero nazionale, sono state presentate altre richieste simili. “La proposta – concludono i mozionanti – è conforme alle direttive del Consiglio d’Europa e alla Costituzio­ne federale”.

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