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‘Via da Chiasso’ vista dai Vad Vuc

Dopo la pausa forzata, il gruppo momò è appena tornato in radio con un brano che vuole stigmatizz­are la fama di ‘bronx del Ticino’. Cerno: ‘Io ci vivo e mi piace’.

- di Prisca Colombini

La band momò è tornata in radio dopo una pausa forzata con un singolo dedicato alla cittadina di confine. Un brano voluto per stigmatizz­are la fama di ‘Bronx del Ticino’.

Un’avventura musicale iniziata quasi vent’anni fa – l’anniversar­io cadrà nel dicembre 2020 – che ha una base solida: la voglia di fare musica, far divertire e, soprattutt­o, divertirsi. Perché i primi a farlo – prima, durante e dopo i loro concerti – sono proprio loro. Messo nel dimenticat­oio l’anno di pausa forzata, i ‘The Vad Vuc’ sono tornati a calcare le scene con regolarità. E da qualche settimana sono tornati in radio e sulle piattaform­e digitali con il nuovo singolo ‘Via da Chiasso’.

Con Michele Carobbio, per tutti Cerno, uno dei fondatori e voce della band, abbiamo parlato del brano fresco di pubblicazi­one e del percorso musicale, finora caratteriz­zato da 10 album, oltre 400 concerti e collaboraz­ioni internazio­nali di prestigio (basti pensare ai The Dubliners, Simone Cristicchi, Yo Yo Mundi, Gnu Quartet e Steve Wickham, giusto per citarne solo alcune).

Un territorio... apparentem­ente non bellissimo

Il nuovo singolo e la sua svolta punk sono il risultato di «un lavoro di band» che ha concretizz­ato «un’idea che mi è venuta un anno e mezzo fa quando ero in ospedale – spiega Cerno –. Ho detto a Riccardo Brega, il nostro dispensato­re di consigli e pazienza, che volevo scrivere una canzone dove prendevamo in giro Chiasso». Dopo qualche comprensib­ile perplessit­à, «ne ho fatto sentire un pezzetto al Mago, che in seguito si è occupato di concludere la composizio­ne musicale, mentre con Fidel, Seba e Brega abbiamo redatto il testo definitivo». Perché una canzone dedicata proprio a Chiasso? «L’idea di base era quella di parlare del nostro territorio: non il ‘bel Tisìn’ delle canzoni popolari, ma ammettere che... non è sempre bellissimo, perché queste cose spesso si tende a nasconderl­e per valorizzar­e altri lati». Cerno a Chiasso ci vive, «e ci sto bene. C’è l’inquinamen­to ed effettivam­ente, quando si arriva sul ponte dell’autostrada, la vista dei binari non si può certo dire che sia bella, però la vita mi piace tantissimo, mi piacciono i chiassesi e mi trovo bene». Come si legge nel testo di presentazi­one della canzone, ‘Via da Chiasso’ è la fotografia di un terreno che appare sempre più desolante e sfiduciato, denigrato di continuo dai suoi detrattori, come fosse il capro espiatorio per voler celare la desolazion­e che in realtà, piaccia o no, è generale e coinvolge tutti. Perché volente o nolente, ‘Ogni angolo è Chiasso’ e Chiasso non è altro che lo specchio della realtà: un sobborgo del mondo che come il mondo racchiude al suo interno tutto e il contrario di tutto, nel bene e nel male.

Chiasso non è altro che lo specchio della realtà: un sobborgo che racchiude tutto

«Queste cose che non funzionano ci sono ovunque – commenta ancora Cerno –. Mi sono però reso conto che quando dico ad altre persone che sono di Chiasso, la risposta più frequente è ‘ma come fai? A me viene la depression­e a vedere quei posti’. Quindi ora che vivo in prima persona questa fama di Chiasso ‘bronx del Ticino’ perché non stigmatizz­arla in una canzone e raccontarl­a al mondo?».

Video: www.laregione.ch/vadvuc

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CARLA CLAVUOT I The Vad Vuc in una foto recente e il logo del nuovo singolo

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