Tocca al restyling del Palapenz e alla scuola della moda, ‘un must per Chiasso’
Aumento del moltiplicatore e riduzione degli investimenti. Sono questi i principali tasselli della manovra finanziaria attuata da Chiasso. «Riducendo a destra e a sinistra siamo riusciti a mantenere aperte tutte le strutture», ha commentato il sindaco Bruno Arrigoni. Oggi sono diventate strutture che hanno bisogno di essere mantenute. Una di queste, il Palapenz, è attualmente all’esame del Municipio. «Il Palapenz è una struttura che dopo 30-35 anni di utilizzo ha bisogno di un restyling pesante che non riguarda solo il parquet. L’investimento sarà di alcuni milioni e confidiamo di licenziare il messaggio entro la fine dell’anno». Entro la stessa tempistica è atteso anche il messaggio inerente la revisione del Rod. Nello stesso, ha anticipato il sindaco, ci saranno «aggiornamenti interessanti per i dipendenti». Per il secondo importante investimento bisognerà invece attendere la prossima legislatura. Con la realizzazione della scuola della moda nel comparto ferroviario – «un must per Chiasso» – sarà realizzato anche un posteggio sotterraneo: il Comune sarà proprietario di un piano. L’investimento stimato sarà di circa 3 milioni di franchi. Nuovi posteggi a servizio del centro cittadino arriveranno già prima dell’estate. Il centro Tertianum realizzato sull’ex terreno Comacini aprirà nel mese di luglio, «ma il parcheggio sarà accessibile almeno un mese prima». Nell’agenda del Municipio, in ottica distrettuale con il coinvolgimento dei comuni vicini, ci sono anche il rinnovamento della pista di atletica allo stadio Riva IV e del poligono della Rovagina, a Morbio Superiore. Arrigoni ha voluto esprimere il suo «personale rammarico» per la situazione del Centro Ovale, «da anni vuoto» e la cui riconversione è attualmente all’esame del Tram a seguito di un ricorso dell’inquilino. «È peccato avere una struttura del genere vuota, anche per motivi fiscali e di indotto che potrebbe portare». Al Municipio risulta «che gli interessati sono diversi, ma vogliono sapere quando potrebbero entrare». Tra loro uffici e il Museo della figurina.