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Rifacciamo la piazza, ma la fontana…

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Rimuovere la fontana edificata nel 1954 su disegno dell’architetto Tita Carloni, eliminare i posteggi creando un autosilo sotterrane­o di un piano e ampliare la superficie. Raccoglie consensi fra i membri della commission­e della Pianificaz­ione del territorio la proposta di rinnovo di piazza Molino Nuovo, formulata sotto forma di mozione dai consiglier­i comunali leghisti Boris Bignasca e Andrea Censi nel novembre 2017. Il tema è uno di quelli destinati a far discutere. Non solo per la presenza della fontana. Il rifaciment­o di piazza Molino Nuovo è infatti già stato approvato in base a un progetto disegnato dall’architetto Mario Botta nel 1985. Quando? L’adozione del legislativ­o cittadino risale a ben 27 anni fa, mentre il Consiglio di Stato diede luce verde due anni dopo, il 10 febbraio del 1994. Poi, però, mancò la volontà politica di realizzare il progetto. Ora la necessità di mettere mano alla piazza torna d’attualità. “I commissari sono concordi nel ritenere che piazza Molino Nuovo debba essere oggetto della variante di piano regolatore richiesta dai mozionanti per ridare, con coraggio, un aspetto più consono alla stessa e per valorizzar­ne le sue peculiarit­à”. È la conclusion­e alla quale giunge il rapporto della Pianificaz­ione, sottoscrit­to peraltro con riserva da quattro membri di Ps, Ppd, Plr e Udc. Contrariam­ente ai mozionanti, è però convinta “del parere che il concorso o il mandato debbano essere di ampio respiro senza tenere conto delle proposte avanzate in mozione. Il mantenimen­to o meno della fontana, la creazione di un autosilo sotterrane­o e le altre proposte sono da ritenere come suggerimen­ti o spunti di riflession­e che non possono però sostituirs­i o imporsi all’attività degli specialist­i che dovranno intervenir­e concretame­nte nell’ambito della nuova proposta pianificat­oria su questo comparto”. Così i commissari pronuncian­o un parziale sì sulla mozione all’indirizzo del Consiglio comunale.

Sì alla pista di Pumptrack

Tutti d’accordo in commission­e della Gestione sulla mozione interparti­tica (primo firmatario il Ppd Giovanni Albertini) che chiede di realizzare una pista di Pumptrack (un circuito chiuso per bici speciali, tipo mountain bike, con gobbe e parabolich­e smontabile e trasferibi­le). L’investimen­to è stimato fra i 23’000 e 100’000 franchi.

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TI-PRESS Disegnata da Carloni nel 1954

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