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Fitness, mercato ricco e in crescita

Il settore, con l’arrivo di Coop e Migros, è cresciuto negli ultimi anni e conta 1’200 centri. Ammonta a un miliardo di franchi il fatturato globale.

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Sono oltre 1’200 i centri fitness in Svizzera che si contendono una cifra d’affari di un miliardo di franchi l’anno. L’arrivo delle grandi catene riduce i margini delle piccole palestre.

Quello del benessere e della forma fisica è, oltre a una tendenza che si rinnova a ogni stagione, un settore economico in crescita e che attira sempre più operatori tanto che la concorrenz­a è senza esclusione di colpi. “Si assiste a una lotta implacabil­e per attirare la clientela”, ha dichiarato all’agenzia Awp Roland Steiner, direttore della Federazion­e svizzera dei centri fitness e di salute (Sfgv). Nella Confederaz­ione vi sono circa 330 centri in più rispetto a tre anni fa, una crescita imputabile soprattutt­o al rafforzame­nto delle grandi catene quali Active Fitness (Migros), Update Fitness (Coop), e Let’s Go Fitness (leader romando), che si è fatta a scapito delle piccole palestre indipenden­ti. Il mercato è in espansione ed è lungi dall’essere saturo. Stando a un recente rapporto della società di consulenza Deloitte, circa uno svizzero su otto, ovvero più di un milione di persone, è membro di un club di fitness. Questa penetrazio­ne pone il Paese nella top 5 europea, ma ancora distante dai grandi mercati britannico o tedesco. In Romandia, Let’s Go Fitness non nasconde le sue ambizioni. La catena ha

quasi triplicato il numero di centri dal 2015. “Ne contiamo attualment­e una cinquantin­a”, ha affermato nei giorni scorsi all’agenzia Ats-Keystone il capo del marketing Thibault Fournier. Let’s Go riesce a reggere la concorrenz­a della Migros puntando sui giovani (target 18-35 anni) grazie a una presenza molto sostenuta sui social network. “Il settore è in pieno boom, poiché si inserisce in una ricerca del benessere, chiarament­e nello spirito del tempo”, sottolinea Fournier. In futuro, Let’s Go Fitness – che conta 550 dipendenti – prevede di insediarsi nella Svizzera tedesca. ‘Mastodonte’ del settore, Migros ha ancora assunto importanza con l’acquisizio­ne l’anno scorso della concorrent­e ginevrina Silhouette da parte di Active Fitness. Tra la fine del 2016 e quella del 2017, il gigante arancione ha aumentato del 30% il numero di centri in Svizzera e ne conta attualment­e “circa 127”, precisa il suo servizio stampa. Cinque nuove palestre apriranno entro la fine dell’anno. Il gruppo ha pure lanciato un nuovo formato discount, Only Fitness (abbonament­o da 399 franchi annui), “molto ben accolto” dal pubblico. Migros sottolinea che il tema della salute “fa parte del Dna del gruppo”. Il fatturato globale dei centri fitness del grande distributo­re in Svizzera ha raggiunto i 240 milioni di franchi nel 2017 (+18% su un anno), per una quota di mercato del 25%. Dal canto suo Coop ha scoperto più tardi i meriti del settore, ma vi ha rapidament­e rimediato. Il gruppo ha rilevato Update Fitness due anni fa e gestisce oggi 35 centri di questa insegna (690 franchi annui), che diventeran­no ben presto una quarantina. Il numero di membri è aumentato del 20% a 35mila l’anno scorso. Le piccole palestre indipenden­ti, invece, tirano la cinghia. “Abbiamo impiegato troppo tempo a evolvere. Ed è molto difficile competere con la potenza del marketing delle grandi catene”, osserva il loro direttore Roland Steiner secondo il quale esiste una nicchia nella quale profilarsi per i piccoli centri, i senior. “Gli ultracinqu­antenni sono sempre più numerosi e necessitan­o di consulenza mirata ed è qui che possiamo profilarci”, conclude il direttore di Sfgv.

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