‘Aveva esperienza e l’equipaggiamento’. Il padre: ‘Assunto con un altro ruolo’
Ancora una volta, chiarissimo. Ma non per la pp Lanzillo, che ha voluto andare ancora più a fondo interpellando un perito esterno. Il suo testo indica, in base a leggi e regolamenti, cosa andava fatto sul cantiere senza però pronunciarsi su quanto effettivamente messo in atto. Interrogato successivamente dalla pp, il perito dice che l’operaio forestale “era in possesso di tutto l’equipaggiamento necessario sia per i lavori in pianta che sul pendio ripido, come già dichiarato dall’ingegnere della Suva recatosi sul posto subito dopo i fatti. L’utilizzo del suddetto equipaggiamento fa parte di una formazione di base di un operaio forestale. La vittima, da quanto ho letto nell’incarto, aveva l’esperienza e le conoscenze per svolgere questo tipo di lavoro con l’equipaggiamento fornitogli”. In una lettera inviata nel 2016 alla procuratrice pubblica, il padre della vittima ricorda però che suo figlio era stato assunto con un altro ruolo, quello di macchinista, e che pertanto non era istruito per il lavoro di ancoraggio. Il perito ha aggiunto – annota la pp – che la ditta o il suo titolare non avevano il compito e l’onere di verificare che il boscaiolo utilizzasse sul posto l’imbragatura. Pertanto – conclude il perito esterno – al responsabile della ditta non può essere rimproverata una qualche azione o omissione dal punto di vista della sicurezza del lavoro”. Quanto invece alle conclusioni cui è giunta la Divisione giuridica della Suva, il perito esterno non le condivide: “Potrebbe valere per un apprendista o un selvicoltore senza alcuna esperienza in questo tipo di lavoro, ciò che non valeva nel caso di Hannes Gallmetzer”. Tutto ciò induce la pp a una conclusione lapidaria: “Tutte le indagini esperite allo scopo di verificare la dinamica dei fatti non hanno messo in evidenza alcun comportamento di terzi che potesse qualificarsi di negligente e quindi ipoteticamente come reato; nulla può essere rimproverato ai responsabili della società”. Questo nonostante l’opinione, scritta e ribadita, della Divisione giuridica della Suva. Si attende ora la decisione della Corte dei reclami penali.