laRegione

Un po’ di migranti ciascuno

-

Roma – La Lifeline approderà a Malta, ma quasi nessuno dei 234 migranti che vi si trovano a brodo resterà sull’isola. Verranno redistribu­iti tra Francia, Italia e qualche altro (improbabil­e) Paese. La soluzione alla “deriva” della nave che aveva salvato i migranti già giovedì scorso, sembra essere venuta l’altroieri sera tra Giuseppe Conte e Emmanuel Macron (alla vigilia della visita del secondo in Vaticano). Una soluzione inedita nella gestione degli sbarchi, che potrebbe segnare un precedente nella politica europea. E che il governo italiano ha già rivendicat­o come un successo. Anche se il premier maltese Joseph Muscat ancora frena: al momento non è stato dato il via libera all’ingresso della nave in porto. Si attende che tutti gli Stati coinvolti nei colloqui accettino di accogliere in patria la loro quota di passeggeri della Lifeline. La disponibil­ità per ora è arrivata da Italia, Francia, Portogallo, oltre alla stessa Malta. Germania, Olanda e Spagna starebbero invece ancora valutando. A fare da controcant­o alle vanterie grillolegh­iste, è giunta però una intervista rilasciata all’Ansa dal comandante generale della Guardia costiera italiana, l’ammiraglio Giovanni Pettorino: Se qualcuno chiede aiuto in mezzo al mare potrà sempre contare su di noi: “Abbiamo risposto sempre, sempre rispondiam­o e sempre rispondere­mo ad ogni chiamata di soccorso. È un obbligo giuridico ma prima ancora morale. Tutti gli uomini di mare, da sempre e anche in assenza di convenzion­i, hanno soccorso e aiutato chi si trova in difficoltà”. Negli ultimi quattro anni, ha ricordato Pettorino, “abbiamo soccorso tutte le imbarcazio­ni che chiedevano aiuto tra l’Italia e il Nord Africa. Siamo stati chiamati 4’700 volte e 4’700 volte siamo intervenut­i”. Chiunque fosse al governo.

 ?? KEYSTONE ?? A bordo della Lifeline
KEYSTONE A bordo della Lifeline

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland