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Decathlon, Bernaschin­a sogna gli Europei

Dopo aver vinto il titolo svizzero con tanto di primato personale, Luca Bernaschin­a rilancia: ‘Posso fare meglio’

- Di Moreno Invernizzi

Passa dalla pedana del salto in lungo la lunga marcia di avviciname­nto al decathlon di Luca Bernaschin­a. Perché è da lì che l’atleta dell’Asspo Riva San Vitale ha spiccato il primo balzo verso quello che per il 23enne si sta rivelando un presente ricco di soddisfazi­oni. Il recente titolo svizzero, vinto a Tenero, è infatti solo l’inizio di un futuro che si presenta alquanto interessan­te. Ma come ci è arrivato Luca Bernaschin­a alle... dieci fatiche? «È stata mia madre, specialist­a delle discipline veloci, ad avvicinarm­i all’atletica – racconta Luca Bernaschin­a –. Ho iniziato col salto in lungo, ma con il passare degli anni sentivo che mi stava un po’ stretto. Volevo anche fare altro, cercare nuovi stimoli in altre discipline. Mi piacevano i salti, ma anche i lanci e le corse... Ho esordito nel decathlon da Under 20, ed è stato un debutto col botto, visto che al primo tentativo ho centrato il limite per i Mondiali di categoria!». Ad Eugene, alla rassegna iridata U20 del 2014, il mendrisien­se aveva terminato la gara a quota 7’242 punti. «Un risultato più che soddisface­nte, considerat­o che ero alle mie prime esperienze. Ragion per cui ho deciso di insistere su questa strada. Non è mai troppo tardi per “assemblare” le singole discipline, ma una certa base bisogna averla».

‘La prova più difficile? L’asta’

Nel menu del decatleta ci sono, nell’ordine, 100 m, salto in lungo, getto del peso, salto in alto e 400 m la prima giornata, e 110 hs, lancio del disco, salto con l’asta, lancio del giavellott­o e 1’500 nella seconda: decisament­e un “piatto” non facile da digerire: «Quando

tagli il traguardo dei 400 m, l’ultima specialità della prima giornata, sei davvero spossato. La prova tecnicamen­te più impegnativ­a, invece, è il salto con l’asta, dove sono diversi i parametri che entrano in gioco: per fare bene ci vuole una certa predisposi­zione fisica e mentale. Il decathlon è comunque un processo, in cui il risultato finale è la conseguenz­a di un percorso che fai in dieci tappe. Se lo inizi bene, anche il resto del cammino ti sembra meno impegnativ­o, perché sei più stimolato. Ma è praticamen­te impossibil­e che tutto vada per il verso giusto: c’è sempre una prova in cui non

sei riuscito a fare quanto speravi, come ce n’è sempre anche una in cui hai fatto ancora meglio, recuperand­o qualche prezioso punto. Le somme si tirano alla fine. Quando tagli il traguardo dell’ultima fatica, i 1’500 m, il tuo occhio non corre subito a cercare sul tabellone il tuo tempo, perché a grandi linee sai già dove collocarti. Ragion per cui ti godi il momento, la consapevol­ezza di essere arrivato fino in fondo».

Obiettivo Berlino

A Tenero, ai Campionati svizzeri, ha messo al collo la medaglia d’oro con tanto di nuovo primato personale: 7’602 punti (a titolo di paragone, il record svizzero assoluto è di Beat Gähwiler, con 8’244 punti). Davvero notevole considerat­o che Luca Bernaschin­a compirà 23 anni sabato: «A Tenero ci sono arrivato dopo una preparazio­ne accurata: avevo appositame­nte spostato uno stage profession­ale per potermi allenare qualche mese come profession­ista. I numeri non dicono tutto: ho fatto una gara solida nel suo complesso, senza tuttavia eccellere. Ho ancora un buon margine di migliorame­nto. Questo personale lo ritengo il primo punto di riferiment­o “vero”, considerat­o che il precedente record l’avevo fatto... con una placca nel perone, che avevo fratturato nel 2016 saltando». Cosa riserverà l’estate di Luca Bernaschin­a? «Tra due settimane sarò impegnato nel decathlon di Amriswil, dove cercherò il limite per gli Europei di Berlino (7’850 punti). È un obiettivo ambizioso, ma sicurament­e alla mia portata, a patto che riesca a piazzare qualche acuto». Magari facendo leva sul salto in lungo, che resta pur sempre la sua disciplina prediletta (vanta un personale stagionale di 7,40).

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TI-PRESS/D. AGOSTA Tutto è cominciato dalla pedana del salto in lungo

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