Non è questo il vero Lugano
Brutta prestazione dei bianconeri in gara 1 delle semifinali playoff, messi sotto da un Ginevra superiore in tutto
Un Lugano inguardabile per lunghi tratti è uscito sommerso dal gioco e dai punti dei ginevrini. Una partita che è praticamente durata fino al 26 pari al 12’, per poi vedere la squadra bianconera annegare nei suoi errori e orrori: 19 palle perse, 7 su 24 da 3, 2 punti Williams (1/4 e 5 palle perse) e 7 Carey (3/6 e 1/5 dalla lunetta). A salvarsi dal marasma veramente in pochi, a cominciare da Baldassarre, 21 punti, 5/6 da 2, 2/3 da 3, 5/6 ai liberi, 3 rimbalzi e 4 assist, con Padgett 20 punti e 8 rimbalzi come Molteni a lottare sotto le plance. Qualcosa Steinmann, ondivago Rambo. Chiaramente questa squadra, orfana di Stockalper è un’altra cosa: troppo ferma nei cambi difensivi, poco reattiva nell’uno contro uno, troppo lenta a “uscire” su gente che da 3 perdona poco. Insomma, o contro Ginevra giochi con la grinta messa in campo a Montreux, o perdi: Mladjan, Kovac e Addison sono stati una sentenza, sostenuti da Cotture e Massamba in regia e tanta fisicità, a volte anche troppa, degli altri, ma non è una scusa che giustifica la caduta. Primo quarto in sostanziale equilibrio nei primi minuti: poi i ginevrini, con Kovac e Mladjan, vanno avanti di 10 al 7’, prima che il Lugano, a cavallo dei due quarti, infili un 10-0 che lo porta in parità al 12’ sulla tripla di Baldassarre, 11 punti suoi in 8 minuti: 26-26. Però Ginevra si riprende e risponde con un 12-0, con una doppia tripla di Addison e con gli spazi creati sotto le plance con Cotture e Mladjan: il vantaggio sale quindi a +12, sul 38-26 al 5’, quando Petit è al time-out. Ginevra non cambia ritmo, i bianconeri perdono alcuni banali palloni e non ci prendono con Carey e Williams. Così Ginevra sale a +14, 42-28 al 6’, poi 48-34 un minuto dopo, fino al mini recupero bianconero nell’ultimo giro d’orologio che va alla pausa sotto di 10, 51-41, con una tripla di Rambo sul ferro. Inizio da incubo nel terzo quarto: Lugano spreca in palle perse e tiri a vuoto, Ginevra replica implacabile dal perimetro. Mladjan e Massamba da 3, Kovac e ancora Mladjan portano lo score sul 65-45 al 4’. L’inerzia non cambia, il Lugano perde tre palloni di fila e i Lions scappano a +21, 70-49 al 6’. I bianconeri cercano di riprendersi, Steinmann infila due triple, ma il risultato all’ultima pausa è di 75-58. L’ultimo quarto ai saldi di fine anno, con Lugano a ripetersi nelle scelte senza senso, tiro e passaggi per intenderci, e Ginevra a fare il suo compitino fino al 40’. Sul 91-68 a 2 minuti dalla fine, i bianconeri rendono meno amaro, si fa per dire, il punteggio chiudendo sul 91-74. Martedì si replica, augurandoci che questo incubo venga superato al meglio. Perché è giusto considerare il viaggio di 7 ore, l’ambiente e l’assenza del capitano, ma un Lugano così svuotato non può essere né vero né ripetibile.