Young Boys, che festa sia
Nel giorno della celebrazione del titolo dell’Yb, il Lugano lotta ma rimedia una sconfitta che rientra nella logica
Battuto tutto sommato in modo prevedibile a Berna, il Lugano dà appuntamento a sabato per il congedo da Cornaredo e da una stagione culminata con una bella terza salvezza filata e con la prospettiva di un quarto campionato in Super League. Un traguardo tagliato a Cornaredo otto giorni fa grazie al 2-0 rifilato al Losanna ormai retrocesso, che ha reso meno amara la sconfitta patita ieri allo Stade de Suisse, teatro della festa per il titolo di uno Young Boys che ha fortemente voluto festeggiare con un successo casalingo il trofeo conquistato due settimane fa e alzato al cielo della capitale da capitan Von Bergen, sostituito nel finale per una meritata ovazione da parte del pubblico di casa di cui è uno dei beniamini.
Kiassumbua reattivo
La differenza di motivazione e di sitmoli, unita all’altrettanto evidente divario tecnico e atletico, ha partorito il 3-1 a favore dei gialloneri, tutti in campo con i capelli tinti di biondo, ma non per questo distratti e superficiali. Al contrario, alla bella rete d’apertura di Krasniqi (tuffo di testa su splendido cambio di fronte di Mihajlovic), l’Yb ha risposto prendendo possesso del campo e dando avvio a un dominio pressoché costante, sfociato dapprima nel pareggio di Ngamaleu, per l’1-1 con cui le contendenti sono rientrate negli spogliatoi. Sul conto del Lugano, da registrare i tre interventi decisivi di Kiassumbua (a fronte dell’errore di piazzamento in occasione della rete incassata), e tre cartellini gialli in meno di mezz’ora, a testimonianza delle difficoltà
nel contrastare la superiorità bernese. Sempre marcata, anche se meno martellante, la supremazia dei padroni di casa in una ripresa che il Lugano ha però affrontato con piglio meno timoroso. Ciò non ha però impedito a Hoarau di realizzare in mischia la quindicesima rete stagionale, e a Sanogo di “bruciare” Gerndt per il definitivo 3-1. La partita si è chiusa con un’altra nota di merito per Kiassumbua, che al 94’ ha impedito a Hoarau di batterlo dal dischetto, per un rigore procurato da Amuzie su Sulejmani.