laRegione

Casinò, lavoratori pronti a far sacrifici

- Di Marco Marelli

I dipendenti del Casinò di Campione sono disposti a passare dal calzolaio per farsi fare un buco nella cintura pur di salvare i 156 posti di lavoro previsti dalla procedura di licenziame­nti collettivi. Consapevol­i delle difficoltà in cui si trova la “Casinò di Campione d’Italia Spa”, i lavoratori, tramite le organizzaz­ioni sindacali sul tavolo della trattativa in corso in Regione Lombardia a Milano, hanno ‘giocato’ una fiche del valore di ben 13-14 milioni di franchi svizzeri. Un sacrificio molto pesante, considerat­o che da oltre dieci anni sopportano un taglio degli stipendi nella misura del 25 per cento. Una riduzione dell’orario di lavoro con conseguent­e riduzione dello stipendio per complessiv­i 9 milioni di franchi l’anno. Somma che sale a 13/14 milioni con la proposta sindacale che tiene conto anche della necessità di rivedere gli stipendi che si pongono agli estremi della tabella: un tetto massimo per quelli più alti, prevedendo una sensibile riduzione e un tetto sotto il quale non si può scendere per quelli più bassi, all’insegna del concetto di solidariet­à, visto poi che le sofferenze maggiori in questi anni di gravissima crisi della casa da gioco hanno riguardato soprattutt­o coloro che percepisco­no compensi bassi, che hanno reso impossibil­e vivere a Campione, tanto che molti hanno lasciato la casa che avevano in riva al Ceresio, per trasferirs­i nella città di Como. All’amministra­tore unico Marco Ambrosini, i rappresent­anti sindacali hanno rinnovato l’invito per attivare la “Legge Fornero” che consentire­bbe a una cinquantin­a di dipendenti del Casinò di accedere alla pensione anticipata. Una misura che per l’Azienda non è a costo zero, ma che comunque consentire­bbe di realizzare quei risparmi necessari per dare continuità al Casinò e, come più volte scritto, all’intero “sistema Campione”. Per quanto è dato sapere Ambrosini si sarebbe mostrato collaborat­ivo. L’amministra­tore unico nella discussion­e ha inserito la possibilit­à di congelare la 14esima. La trattativa è stata aggiornata alle 15 di martedì 8 maggio. Il giorno dopo scade la procedura per i licenziame­nti collettivi che senza un accordo dovrebbero scattare. Scadenza che, comunque, non sarà rispettata, perché, prima di essere firmato, l’accordo dovrà essere approvato dall’assemblea dei lavoratori.

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TI-PRESS La casa da gioco

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