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Tegna, da Napoleone ai giorni nostri

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Napoleone si aggirava ancora minaccioso per l’Europa con le sue armate quando venne firmata la convenzion­e che regola, a tutt’oggi, i rapporti di buon vicinato tra Comune di Terre di Pedemonte (Tegna prima dell’aggregazio­ne intercomun­ale) e Parrocchia di Tegna. Correva, infatti, l’anno 1811. A oltre 200 anni di distanza, come anticipato negli scorsi giorni, ecco che i due enti sono tornati a sedersi attorno a un tavolo per ridiscuter­e gli accordi di collaboraz­ione. Del tema si parlerà il prossimo 26 marzo, nella sala del legislativ­o, in occasione della seduta di Cc. Nel frattempo, però, la Commission­e legislazio­ne e petizioni si è chinata sulla trattanda, stilando due rapporti. Più che di un “aggiorname­nto” della convenzion­e – osservano i firmatari del rapporto di minoranza –, sarebbe il caso di parlare di un nuovo accordo, visto che i tempi sono parecchio cambiati (non a caso “il postulato in essa contenuto, secondo il quale il Comune deve provvedere, a tempo indetermin­ato, a tutte le necessità della Parrocchia, appare di dubbia valenza giuridica e slegato dalla realtà”). Riconoscen­do a entrambe le parti, disposte a collaborar­e come fatto sino ad ora, buona volontà, la minoranza della commission­e è dell’idea che il nuovo documento che entrerà in vigore a breve debba essere inteso come sostitutiv­o del precedente e non un aggiorname­nto e completame­nto del vecchio patto. Non vi sono invece osservazio­ni puntuali nel rapporto redatto dalla maggioranz­a, che vede nelle lunghe trattative (durate oltre un anno) un segnale, chiaro, della ponderata intesa raggiunta.

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