Fra Ascona e il ‘tantra’ c’è di mezzo l’ecocentro
Chi intende sottoporsi a un “massaggio tantra” a luci rosse e crede di poterlo fare ad Ascona, si metta il cuore (e non solo) in pace. In risposta al servizio di Tio riguardante l’intenzione di un investitore di mettere in piedi un giro di massaggiatrici-prostitute da qualche parte nel Borgo – a quanto pare addirittura vicino al cattolicissimo Papio – il sindaco ribadisce la fermezza municipale già espressa al portale, e ne chiarisce i contorni. «Ci sarebbe dunque questo signore, che non conosciamo, che millanta una licenza per esercitare quel genere di attività. Ebbene – premette Luca Pissoglio alla ‘Regione’ – la cosa è assolutamente fuori luogo. Innanzitutto per un preciso motivo pianificatorio: a Bellinzona, per l’esame preliminare, c’è un articolo di Piano regolatore che stabilisce dei precisi paletti. E fintanto che non verrà approvato prima dal nostro Consiglio comunale, poi in via definitiva dal Consiglio di Stato, siamo legittimati a negare qualsiasi licenza edilizia a progetti legati alla pratica della prostituzione». L’articolo di Pr in questione bandisce innanzitutto la prostituzione in qualsiasi zona abitativa della cosiddetta “Perla del Verbano”. Il mestiere più vecchio del mondo è semmai ammesso, in via teorica, in zona artigianale. Ma c’è un ma: «L’unico contenuto della nostra zona artigianale è l’ecocentro attualmente in cantiere», rileva il sindaco. Quindi, a meno che non si voglia interrompere questo cantiere e realizzare al suo posto uno stabile in cui esercitare i “massaggi tantra” o altre attività a luci rosse, a essere rosso è al massimo il semaforo dei permessi. Non è tutto. Lo stesso articolo di Piano regolatore che il Cantone sta esaminando preliminarmente «esclude, nella medesima zona artigianale, qualsiasi edificazione di appartamenti – rincara Pissoglio –. Quindi davvero non ci sono margini, almeno a medio termine». È per altro sempre viva la possibilità che i paletti posizionati dal Municipio possano venir tolti d’ufficio dal Cantone; «ma fino all’eventuale momento in cui ciò non avverrà, noi potremo bloccare qualsiasi iniziativa», conclude il sindaco. D.MAR.