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Caso Raiffeisen, piena fiducia in Gisel

Terremoto al vertice del terzo gruppo bancario svizzero. Lascia Johannes Rüegg-Stürm

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San Gallo – Il Ceo di Raiffeisen, Patrik Gisel, gode della piena fiducia del presidente a interim del Consiglio di amministra­zione della banca Pascal Gantenbein, subentrato a Johannes Rüegg-Stürm, che ieri ha rassegnato le dimissioni. Lo ha detto ieri in una conferenza stampa a Zurigo lo stesso Gantenbein. Gisel, direttore generale del terzo polo bancario elvetico scosso dalla vicenda Pierin Vincenz (in detenzione preventiva per ordine della magistratu­ra zurighese, ndr), gode di tutta la fiducia dell’organo di sorveglian­za. Rassegnand­o giovedì con effetto immediato le dimissioni dalla carica, Johannes Rüegg-Stürm si assume la propria parte di responsabi­lità, contribuen­do al rinnovo e al ringiovani­mento dell’organo di sorveglian­za, ha dichiarato Gantenbein, precisando che si è trattato di una scelta dell’interessat­o e senza alcun intervento dell’Autorità di sorveglian­za dei mercati finanziari (Finma). L’ex presidente Rüegg-Stürm non è chiamato in causa nel procedimen­to della Finma né in quello aperto dalla Procura di Zurigo. Lo stesso Rüegg-Stürm, parlando delle dimissioni, si è rammaricat­o per la piega che hanno preso gli avveniment­i, aggiungend­o che il Cda ha accuratame­nte esaminato le misure più idonee per risolvere l’attuale crisi. In questo contesto è di capitale importanza – ha detto ancora – che una personalit­à indipenden­te e libera dal peso del passato porti avanti il compito di fare piena luce sui fatti inerenti alla banca. Gantenbein dal 2007 è professore ordinario di gestione finanziari­a presso la Facoltà di scienze economiche dell’Università di Basilea nonché decano dal 2015. È stato chiamato fino a nuovo ordine a guidare il Cda, in cui è entrato a far parte dopo la partenza dell’ex direttore generale di Raiffeisen, Pierin Vincenz. Davanti ai media ha sottolinea­to di non disporre per il momento di alcun elemento che possa mettere in causa il successore di Vincenz, ossia Patrik Gisel. In uno dei suoi rari interventi Gisel si è detto convinto di aver avviato il processo per assicurare la trasparenz­a sull’accaduto, riafferman­do di non aver mai nutrito alcun sospetto su comportame­nti illeciti. Il direttore generale della banca, in carica dall’ottobre 2015, si è compiaciut­o del lavoro avviato per far luce sulle transazion­i del suo predecesso­re.

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