Mancata trasmissione di tutte le carte, lo ‘sconcerto’ del pg
“Sconcerto” e “preoccupazione”. Sono i sentimenti che il procuratore generale John Noseda esprime – nero su bianco – per la mancata trasmissione da parte del Cantone di tutta la documentazione che aveva chiesto nell’ambito del procedimento sfociato il 14 febbraio nel primo decreto d’abbandono. Altre carte sono infatti emerse successivamente. Carte importanti – che hanno indotto il pg a riaprire l’inchiesta – acquisite da Noseda, interpellando nuovamente “il Ccf e i servizi del Gran Consiglio”, dopo quanto comunicatogli dal deputato dell’Mps Matteo Pronzini e cioè che i consiglieri di Stato non potevano aver ignorato il contenuto dei rapporti del Controllo cantonale delle finanze (Ccf) visto che questi rapporti erano stati inviati personalmente e direttamente ai ministri. “Il sottoscritto non può esimersi – scrive il pg nel decreto d’abbandono bis – dall’esprimere sconcerto e preoccupazione di fronte alla carente e incompleta evasione di ordini dell’autorità penale indirizzati ad autorità legislative, esecutive e amministrative”. Ordini aventi per oggetto, ricorda Noseda, ‘l’acquisizione di tutta la documentazione inerente rimborsi spese e diritti di carica del Consiglio di Stato e del Cancelliere’. Un comportamento quello del Cantone che “contrasta manifestamente con la prassi adottata da banche e fiduciarie private o da autorità giudiziarie, strutture sanitarie e altri uffici amministrativi in esecuzione di analoghi ordini (relativi a ‘tutta la documentazione’ concernente determinati individui o oggetti) che vengono evasi regolarmente in modo completo e trasparente”. È pertanto auspicabile per il futuro, aggiunge il magistrato,“l’adozione, da parte del Consiglio di Stato e del Gran Consiglio, dei necessari correttivi in sede di classificazione, gestione e verifica degli incarti nonché evasione puntuale delle domande di edizione documentale delle autorità giudiziarie”. Ciò, avverte il pg, “anche per evitare il sospetto di omissione deliberata, costitutiva del reato di favoreggiamento”.