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Non libera circolazio­ne

L’Udc aspetta il via libera a una raccolta di firme per la nuova iniziativa ‘Limite alle frontiere’ Il testo all’esame della cancelleri­a federale esige per la Svizzera la libertà di decidere autonomame­nte sull’immigrazio­ne

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Berna – Potrebbe inizare da gennaio la raccolta delle firme per la nuova iniziativa dell’Udc contro la libera circolazio­ne delle persone. Il testo si trova all’esame della Cancelleri­a federale e il partito spera di ottenere il via libera a dicembre. La direzione dell’Udc ha deciso due settimane fa il testo definitivo, ha dichiarato all’Ats il segretario generale Gabriel Lüchinger, precisando quanto pubblicato ieri dai domenicali. L’assemblea aveva approvato il lancio dell’iniziativa il 24 giugno. Ai delegati erano state presentate due varianti, entrambe accolte. La prima, per la disdetta pura e semplice dell’accordo sulla libera circolazio­ne delle persone. La seconda, più articolata, vietava la firma di nuovi accordi internazio­nali contrari al principio di limitazion­e dell’immigrazio­ne. La direzione ha scelto la seconda versione. Il testo, intitolato “Limite alle frontiere”, prevede che la Svizzera regoli autonomame­nte l’immigrazio­ne e che non possa essere conclusa nessuna nuova intesa che dia libertà di movimento ai cittadini stranieri. Gli accordi internazio­nali esistenti non potranno poi essere in contraddiz­ione con questi principi. Se il testo dovesse essere accolto in votazione popolare, il Consiglio federale avrebbe un anno di tempo per negoziare con l’Ue la disdetta della libera circolazio­ne. In mancanza di accordo, bisognereb­be rinunciare all’intero pacchetto dei bilaterali I entro un mese. L’iniziativa è stata sottoposta alla Cancelleri­a federale per l’esame preliminar­e che normalment­e dura dai due ai tre mesi, ha precisato ancora Gabriel Lüchinger. Il comitato direttivo dell’Udc inoltre dovrà dare il via libera al testo il 27 ottobre. La raccolta delle firme quindi potrebbe iniziare in gennaio. Il lancio della modifica costituzio­nale è stato deciso in collaboraz­ione con l’Azione per una Svizzera neutrale e indipenden­te (Asni). I membri dell’Asni si erano detti d’accordo già il 6 maggio scorso. Per la destra, la legge di applicazio­ne dell’iniziativa contro l’immigrazio­ne di massa, accolta il 9 febbraio 2014, non è fedele al testo posto in votazione. Con questa seconda iniziativa il Consiglio federale sarebbe obbligato a disdire la libera circolazio­ne. Un’altra iniziativa contro la libera circolazio­ne, “Priorità ai lavoratori indigeni”, è stata lanciata da un comitato borghese, e chiede di limitare l’immigrazio­ne quando la disoccupaz­ione supera il 3,2% secondo la definizion­e dell’Organizzaz­ione internazio­nale del lavoro. La raccolta delle firme è iniziata a giugno e il comitato avrà tempo fino al 13 dicembre 2018 per raccoglier­e le centomila necessarie alla riuscita.

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KEYSTONE Al confine

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