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Roger contro il coetaneo Melzer, Wawrinka-Klizan

Roger Federer esordisce contro il coetaneo Jürgen Melzer. Per Wawrinka è ‘il torneo che mi ha cambiato la carriera’.

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Per uno strano scherzo del destino, tra i 127 tennisti in tabellone a Melbourne, la maggior parte dei quali sotto i 30 anni, il primo avversario di Roger Federer agli Australian Open (stamattina dalle 10.30) è l’austriaco Jürgen Melzer (Atp 300), uscito dalle qualificaz­ioni, pure lui classe 1981, due mesi e mezzo più vecchio del basilese.

Sulla Rod Laver Arena va quindi in scena un duello tra veterani del circuito che si sono affrontati quattro volte. Roger si è imposto in tre occasioni, ma l’ultimo confronto in ordine di tempo andò all’austriaco, nel 2011 a Montecarlo.

Per Melzer quella entrante è la 13esima presenza agli Australian Open. Manca nelle tappe del Grande Slam dagli Us Open del 2015. Fu però semifinali­sta al Roland Garros nel 2010, l’anno che lo vide entrare nel Top-10 mondiale. Nella passata stagione ha combattuto con un infortunio alla spalla che lo ha ricacciato indietro nelle gerarchie mondiali. Per Melzer la “night session” della quale beneficerà grazie alla presenza di Federer è una “prima” assoluta. «Sono felice di essermi qualificat­o, ma non mi aspettavo un sorteggio così, quantomeno non al primo torneo. Darò comunque tutto. Devo crederci, altrimenti Federer mi spazza via dal campo. È a digiuno di partite, ma è sempre Roger Federer. Ha dimostrato anche in passato che non gli servono poi tante partite per tornare al massimo. Voglio però concentrar­mi sugli aspetti positivi di questo abbinament­o: uno di questi è il privilegio della “night session” che non ho mai avuto prima, in carriera. Vediamo che cosa riesco a fare».

L’incognita è la lunga durata

«Un po’ di nervosismo lo avverto – replica Federer, contento che la superficie sia veloce e a lui congeniale –. Non sono un campione del mondo di allenament­o. Non lo sarò mai, né ho mai voluto esserlo». Grazie al duro lavoro svolto in dicembre, il basilese dice però di essere «in un’eccellente condizione atletica». Come dire che a Melbourne si è presentato più in forma rispetto al passato, ma in ritardo per quanto attiene alle partite giocate. «È del tutto logico che non posso avere le stesse ambizioni delle passate edizioni. La grande incognita riguarda il numero di incontri che riuscirò a gestire al meglio dei cinque set. Devo ricomincia­re a fare un grande sforzo anche solo per rimanere concentrat­o punto dopo punto».

Per una volta non è il favorito... «Diciamo che avrei preferito esserlo, anche se mi va bene il ruolo di outsider, per una volta».

‘Preparazio­ne eccellente’

«Sono pronto» , afferma con decisione Stan Wawrinka, in campo contro lo slovacco Marin Klizan. Il vodese si è detto lieto di tornare «nel torneo che mi ha cambiato la carriera (lo vinse nel 2014, in finale contro Rafael Nadal, ndr). Sono molto soddisfatt­o della mia preparazio­ne. Ho disputato buoni incontri a Brisbane, il mio livello di gioco mi rende fiducioso». Interrogat­o sull’eventualit­à di un duello palpitante agli ottavi contro il beniamino di casa Nick Kyrgios, Stan ha replicato così: «Come tutti i colleghi, anch’io conosco il mio tabellone, ma gli ottavi sono lontani. La mia unica preoccupaz­ione è per il match d’esordio».

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KEYSTONE Non è il caso di avere il ‘braccino’, con una racchetta così...

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