Sicuro di sé e fiducioso
Quarta partecipazione olimpica per il campione in carica Steve Guerdat, che anche a Rio punta a una medaglia
«Quando si ha la fortuna di prendere parte a una grande manifestazione, la si affronta sempre con l’obiettivo di mettere al collo una medaglia». Parole e fierezza di Steve Guerdat, il 34enne giurassiano campione olimpico in carica (e bronzo nel concorso a squadre di Pechino, nel 2008), che a Rio disputa la quarta Olimpiade. «Il mio sogno? I sogni nello sport non portano nulla. Non sono un sognatore, sono semmai uno che si prefigge degli obiettivi e che si batte fino all’ultimo secondo per raggiungerli. I ricordi di Londra? Sono il passato, preferisco guardare avanti». Il cavaliere di Bassecourt ha risparmiato lungo tutta la stagione Nino des Buissonnets, il cavallo sul quale ottenne l’oro quattro anni fa a Londra. Ha comunque vinto per il secondo anno di fila la finale di Coppa del mondo, in sella a Corbinian. Che però non ha mai pensato di portare con sé, in Brasile. «Il mio obiettivo è sempre stato quello di portare Nino nella migliore forma possibile per questi Giochi. La preparazione si è svolta per il meglio. Abbiamo iniziato tardi, con piccoli concorsi, ma Nino ha ritrovato in fretta una forma eccellente. Gli ultimi due concorsi, a Rotterdam (due percorsi senza macchia al “Prix des Nations”) e a Knokke (due giri senza errori nel Grand Prix), non avrebbero potuto andare meglio. Sono felice e fiducioso per Rio. Con Nino ho le migliori possibilità di vincere una medaglia».
Esperienza magnifica
Steve Guerdat ritrova con piacere l’ambiente particolare del villaggio olimpico. «È la mia quarta Olimpiade, ma è sempre bellissimo vivere momenti come questi. È bello vedere altre cose, incontrare atleti di altre discipline. Solitamente siamo sempre tra noi cavalieri. Sempre le stesse facce, gli stessi cavalli... In posti diversi, ma sempre con la stessa routine. Fa bene cambiare un po’ aria e idee. I Giochi sono qualcosa di grande, più grande dell’ippica, della propria disciplina, della propria persona. È magnifico fare parte di tutto questo, viverlo a fondo. I Giochi sono il sogno di ogni sportivo. Non vedo l’ora di cominciare (domani la prima manche di qualificazione), avverto anche una certa impazienza.