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È ancora lecito sognare

Giulia Steingrube­r dopo il concorso generale: ‘Un po’ di delusione c’è’. Finale alla portata nel volteggio e a corpo libero.

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Giulia Steingrube­r non ha gioito dopo il decimo posto nel concorso generale: «Il mio totale di punti va bene, ma c’è un po’ di delusione», ha ricordato l’elvetica, soltanto decima. La sangallese avrà tuttavia tempo per smaltire la frustrazio­ne e tenere ciò che c’è di positivo, in vista delle finali per attrezzo. Il decimo rango non ha permesso di migliorare il risultato più importante di una svizzera in finale del concorso generale ai Giochi olimpici. Questo rimane infatti il nono posto di Romi Kessler nel 1984 a Los Angeles, nei Giochi boicottati dalla maggior parte dei Paesi europei dell’Est. Al netto di quelle defezioni la performanc­e di Giulia Steingrube­r vale probabilme­nte di più. «Non è stata la migliore delle sue giornate – ha laconicame­nte commentato Jordanov, l’allenatore delle rossocroci­ate – ma un decimo posto non è così male». La posta in gioco per Giulia è però un’altra. Domani, nella finale del volteggio, la 22enne tenterà di ribadire la prestazion­e delle qualificaz­ioni (terzo rango), grazie alla consapevol­ezza di non partire seconda a nessuno... o quasi. Davanti a tutte c’è l'americana Simone Biles, impression­ante al volteggio (16.05 punti in qualificaz­ione), intoccabil­e, come anche nella finale al corpo libero. Giulia non presenterà il suo nuovo salto, anche perché in caso di perfetta esecuzione le garantireb­be solo 0,4 punti. «Le due finali agli attrezzi sono molto importanti. Sarebbe stupido se andasse male», si è giustifica­ta la sangallese che ai Mondiali di Glasgow del 2015 aveva dovuto rinunciare alla finale dell’esercizio al suolo dopo essersi infortunat­a proprio nel volteggio.

Rasentare la perfezione

Niente rischi, quindi, perché la posta in palio è troppo alta per affidarsi a un azzardo. Quanto al corpo libero, se l’elvetica dovesse eseguire la sua coreografi­a come in occasione del suo titolo europeo in giugno a Berna, avrà la chance di arrivare a piazzament­i importanti anche in quella disciplina. Le restano due occasioni, e il diritto di sognare un primo podio olimpico. Ma bisognerà rasentare la perfezione e mantenere una concentraz­ione altissima.

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KEYSTONE Sguardo puntato sulle prossime gare

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