L’ORA DEL TÈ
Da bevanda per la colazione e il rito pomeridiano, negli ultimi decenni si è trasformato in prodotto di tendenza, capace di imporsi in tutte le situazioni.
Costo dell’operazione oltre 600 milioni di dollari e la volontà di Starbucks di fare del tè quello che è oggi il caffè per gli americani: un’abitudine come alzarsi dal letto. Oggi l’offerta prevede oltre cento tipi di tè, con miscele d’autore a base di cioccolato bianco, menta piperita oppure caramello e sale marino. I punti vendita sono 300ma si punta a quota diecimila nel giro di un decennio.
Ma il tè non si ferma ai negozi specializzati o alle tecoteche. L’ultima moda sono i tea sommelier specializzati nella selezione e nella degustazione della bevanda di successo. Già molti hotel offrono quindi una carta dei tè e si punta a una nuova frontiera: il tè a tavola, servito caldo o freddo, al posto del vino. Chef propongono il tè nero affumicato Lapsang Sauchong in abbinamento con la carne d’anatra, il salmone affumicato e i formaggi mentre i tè indiani della regione dell’Assam – aroma pronunciato, il gusto speziato, potente e rotondo – sono ottimi con la carne di maiale. Insomma, il tènonèpiùil ristoro dal rumore delmondo, come dice la saggezza cinese: è ormai parte della realtà che ci circonda. Chiamato anche tè non fermentato perché le foglie, non sottoposte a fermentazione, conservano il loro colore verde producendo un infuso chiaro e profumato. È uno dei tè cinesi più preziosi e rari (è detto anche tè dell’imperatore), tanto che alcune varietà sono costosissime e raccolte solo in determinati giorni dell’anno. Soltanto minime quantità giungono in Europa. L’infuso ottenuto con questo tè è molto chiaro e ha un gusto assai delicato. Sono tipi di tè che subiscono un rapido processo di ossidazione e producono infusi più corposi e dal sapore più intenso rispetto al tè verde. È un tè molto in voga negli ultimi anni perché privo di teina e ricco di vitamina C. In realtà ha un gusto molto simile alla nostra bevanda, ma non si tratta di un vero tè. L’infusione si ottiene, infatti, da un arbusto tipico del Sud Africa. È il tipo più diffuso in Occidente perché forte, ricco di teina e quindi valida alternativa al caffè. Realizzato con tè verde, nero od oolong e l’aggiunta di olii essenziali dagli aromi più disparati. In Oriente si usano prevalentemente i fiori.