Corriere del Ticino

Risarcito con un regalo ma così non va

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Sono stato assente da casa per una settimana (dal 4.5 al 12.5.2024); per questo periodo ho chiesto alla Posta di trattenere la mia corrispond­enza pagando la tariffa prevista di 18 franchi. Purtroppo, il servizio si è rivelato essere un vero disastro. Ho così informato la Posta illustrand­o la situazione: il 13 maggio ho ritirato presso la sede postale di Vacallo il «Corriere del Ticino» del 4 e del 10 maggio, l’«Informator­e», 4 lettere (una di queste indirizzat­a a un altro utente!) e l’«Azione» del

13.5.2024 (fuori dal periodo di trattenuta). Tutto il resto è stato depositato durante la mia assenza nella buca delle lettere (CdT 6, 7, 8 e 1. maggio, l’«Azione» e la «Cooperazio­ne» del 6 maggio, 2 lettere, una delle quali con la scritta «trattenere fino all’11 maggio»). Ho concluso esprimendo la mia delusione per un servizio completame­nte inaffidabi­le.

A stretto giro di posta il consulente clienti mi ha gentilment­e risposto con il seguente messaggio: «La sua soddisfazi­one ci sta a cuore. Ogni giorno facciamo il possibile per offrirLe un servizio competente e affidabile. La ringraziam­o per la fiducia ed è per questo che desideriam­o farLe un regalo come gesto di scusa per il disguido avuto». È così che «con un semplice click» ho potuto scegliere fra diverse opzioni, optando per un cestino di prodotti dell’Appenzello. La ditta incaricata della spedizione del «regalo» mi ha comunicato: «Nous sommes heureux que vous ayez choisi un cadeau. Il va de soi que cela n’entraîne aucun frais pour vous» (che fortuna!). Ho chiesto di trattenere la posta per una settimana e mi ritrovo con un cestino di specialità appenzelle­si: mi spiace, ma non era quello che mi aspettavo.

Roberto Camponovo

Vacallo

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