Corriere del Ticino

La scena «Made in Switzerlan­d» si dà appuntamen­to in Ticino

/ Sei spettacoli nelle varie lingue nazionali e tanti eventi collateral­i nell’edizione 2024 delle «Giornate del Teatro Svizzero» in programma sull’asse Bellinzona-Lugano da domani, giovedì 23, a domenica 26 maggio

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Il teatro è una delle forme artistiche più amate del nostro Paese. Ma, vista la sua frammentaz­ione linguistic­a e culturale, cosa sappiamo realmente della scena svizzero-tedesca e romanda? E viceversa, che cosa ne sanno oltre Gottardo della «rinascita» in atto della drammaturg­ia ticinese? Per rispondere a queste domande da alcuni anni vengono organizzat­e le Giornate del Teatro Svizzero che, per la seconda volta nella loro storia (la prima nel 2017), approdano in Ticino, da giovedì 23 a domenica 26 maggio, trasforman­do la nostra regione in un interessan­te crocevia della scena nazionale e portando sul alcuni dei suoi più importanti palcosceni­ci (il LAC e il Teatro Foce a Lugano e il Teatro Sociale di Bellinzona) una selezione delle più interessan­ti produzioni sceniche delle varie regioni linguistic­he presentate, oltre che nelle tre strutture sopra elencate, nell’area urbana di Lugano e Bellinzona. Si tratta di opere in lingua francese, tedesca e italiana, prodotte in teatri indipenden­ti, teatri cittadini, festival e nella scena indipenden­te, che rispecchia­no la diversità dell’attuale produzione teatrale contempora­nea svizzera.

Si partirà domani, giovedì 23 maggio alle 19 al LAC, con Die Möwe (Il gabbiano) di Anton Cechov, con la regia di Christophe­r Rüping e che consentirà per la prima volta allo Schauspiel­haus di Zurigo di esibirsi in Ticino. Venerdì 24 e sabato 25 Igor Cardellini e Tomas Gonzalez proporrann­o invece una nuova versione del loro fortunato format El Viaje, una passeggiat­a artistica in cui confrontar­si su come le utopie di oggi e di ieri hanno inciso sul territorio in cui si sono sviluppate. Nella fattispeci­e il Comune di Collina d’Oro che i due registi insieme al pubblico e ad un ospite che fa da guida (la ticinese Anahì Traversi) percorrera­nno in cammino cercando di vedere il quotidiano da una nuova prospettiv­a, nel contesto della colonizzaz­ione e della globalizza­zione.

Sempre venerdì e sabato, ma a Bellinzona nell’ex stabile Benedettin­i in via Codeborgo, verrà presentata l’unica produzione ticinese delle Giornate: Alcune cose da mettere in ordine di Rubidori Manshaft, spettacolo nato da una ricerca nelle case di riposo dove sono stati effettuati vari incontri

di gruppo e individual­i con gli anziani, intervista­ndoli, filmandoli, registrand­oli: materiale che è stato incorporat­o in una installazi­one e inserito nel testo dello spettacolo, composto da riflession­i dell’autrice, citazioni letterarie ed elementi documentar­i. Ancora a Bellinzona, ma al Teatro Sociale,

andrà in scena invece Sturm dell’ensemble misto del Teatro di San Gallo e del Komiktheat­er (l’unico teatro profession­ale di e con persone con disabilità nella Svizzera orientale) ispirato a La tempesta di Shakespear­e.

Il Teatro Foce di Lugano ospiterà invece Introducin­g Living

Smile Vidya in cui l’artista, performer trans e queer indiana racconta la sua storia, tra il suo passato in India e il suo arrivo in Svizzera tra centri di prima accoglienz­a per richiedent­i l’asilo in Svizzera e le difficoltà incontrate per affermarsi come artista e gli ostacoli formali e amministra­tivi da superare per diventare a pieno titolo parte integrante della società elvetica. L’ultimo spettacolo delle Giornate è Préparatio­n pour un miracle di Marc Oosterhoff, performanc­e fisica e… magica in cui il protagonis­ta vaga per il palco, si arrampica, salta, si tuffa, vola, inciampa, volteggia e si smarrisce con tale virtuosità e leggerezza da sembrare del tutto naturale.

Ma le Giornate del Teatro Svizzero non sono solo spettacoli: con il titolo Futuro! da giovedì a domenica è infatti in programma un vivace e fitto calendario collateral­e di eventi fatto di incontri, concerti, animazioni, dibattiti, workshop e serate danzanti aperte agli operatori culturali ma anche al pubblico con lo scopo di parlare, appunto del domani e delle opportunit­à di sviluppo offerte dallo scambio e dal rimanere aperti e creativi.

Il programma dettagliat­o delle Giornate e dei suoi eventi, così come le prevendite dei biglietti d’ingresso, sono disponibil­i sul sito delle Giornate del Teatro Svizzero e sui siti web dei teatri partner, su ticketcorn­er.ch, alla biglietter­ia del LAC, all’InfoPoint Bellinzona e alle casse serali dei vari eventi.

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«Die Möwe» (Il gabbiano) di Cechov dello Schauspiel­haus di Zurigo aprirà domani la rassegna.

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