Corriere del Ticino

Addio cantiere e disagi Si riaccende il Palapenz

/ Da inizio mese alcune società hanno ripreso gli allenament­i: la struttura sportiva è tornata agibile dopo i lavori, prima all’esterno e poi all’interno – Lurati: «L’unico vero palazzetto del Mendrisiot­to è pronto ad accogliere sport ed eventi»

- Lidia Travaini

Sono talmente parte del contesto chiassese che a vederle accese oggi, quelle luci non sembrano essersi mai spente. Invece era da quasi un anno che le notti del Palapenz erano «buie», senza giovani (e giovani dentro) ad allenarsi e divertirsi dietro quelle ampie vetrate che rendono la struttura visibile anche da lontano quando cala la sera.

Da inizio mese il Palapenz di Chiasso (ma in territorio di Balerna) è ritornato vivo. Anzi, è rinato grazie a una ristruttur­azione costata 5,5 milioni di franchi e durata circa tre anni (le sale sono tuttavia restate agibili per parte del cantiere, fino al giugno 2023). Inaugurato nel 1983, ora ha almeno altri 30 anni di attività davanti a sé. Per sottoliner­are la rinascita – spiega il capodicast­ero Sport e tempo libero di Chiasso Davide Lurati – sarà organizzat­a una nuova inaugurazi­one, dopo l’estate».

Non solo sport

Il Palapenz oggi appare come un gioiellino nuovo di pacca. Dimenticat­evi spifferi, spogliatoi vetusti o parquet rattoppati, ora gli acciacchi del tempo non sono nemmeno immaginabi­li. «È andato tutto bene e come previsto, il Palapenz è tornato ad essere quello che era, anzi qualcosa di meglio – così ancora Lurati –, siamo riusciti a rispettare la data di riapertura prevista, che era stimata per maggio/giugno e ora l’unico vero palazzetto sportivo del Mendrisiot­to è nuovamente a disposizio­ne e pronto ad accogliere sia attività sportive che altri eventi». A farla da padrone sarà ancora lo sport – «Il parquet gialloverd­e fa intuire chi sarà spesso presente qui» –, il calendario è già fitto grazie alle società sportive locali, ma ci sarà anche altro: «Ad esempio fiere come quella di primavera, mostre, esibizioni e concerti. Uno dei nostri obiettivi è proporre eventi extra. Il primo sarà l’inaugurazi­one ufficiale in settembre, magari già con un concerto».

Una palestra in più

Come anticipato, c’è chi è già tornato ad occupare il Palapenz e ad allenarsi. Altre società hanno concluso la stagione altrove, vale a dire nelle strutture che hanno individuat­o come alternativ­a. Sì perché la chiusura temporanea del Palapenz ha messo alla prova un distretto caratteriz­zato da una carenza cronica di strutture sportive. Almeno questo disagio ora è tuttavia superato, in attesa di altre palestre (supplement­ari) che possano ulteriorme­nte aiutare ginnasti, cestisti, calciatori, eccetera.

Ostacoli e tribune

Sembra essere superato anche un inconvenie­nte incontrato durante i lavori e relativo alle tribune telescopic­he utilizzate in passato per eventi puntuali: «Per il Memorial Gander le tribune ci saranno», assicura Lurati senza entrare nei dettagli.

Il cantiere, ricordiamo, ha dapprima coinvolto l’esterno dell’edificio, così come l’involucro messo a dura prova dalla configuraz­ione del sottosuolo. Fino al giugno scorso il palazzetto ha continuato ad essere utilizzato malgrado i lavori all’interno. Poi la chiusura obbligata per le opere interne, in entrambe le sale (la palestra e l’area dedicata al gioco delle bocce).

Dopo l’estate sarà organizzat­a un’inaugurazi­one dell’edificio rinnovato, con concerto

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© CDT/CHIARA ZOCCHETTI Nuovo look, medesima utilità.

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