L’intelligenza artificiale a fianco del paziente epilettico e dei suoi caregiver
Secondo il Globaldata Pharma Intelligence Center, le aspettative di crescita del mercato dell’intelligenza artificiale nel settore della cura della persona passeranno dai 4,9 miliardi di dollari nel 2020 ai 45 miliardi nel 2026: un incremento di circa 10 volte. Tra i principali vantaggi dell’applicazione di queste tecnologie in ambito healthcare c’è la riduzione dei costi sanitari, una delle prime necessità del settore. L’integrazione dell’intelligenza artificiale nell’ecosistema sanitario rende possibile l’automazione delle attività e l’analisi di grandi set di dati dei pazienti, per fornire un’assistenza sanitaria migliore, più veloce e a costo inferiore. Circa il 30% dei costi sanitari, infatti, è associato alle attività amministrative. Un altro grande vantaggio è il risparmio di tempo: i clinici non dovranno più analizzare ogni singola sezione della cartella clinica ma, avvalendosi di algoritmi che agiranno in autonomia sulla base dei dati e dei parametri individuali di ciascun paziente, potranno definire trattamenti personalizzati in tempi più brevi grazie alle informazioni fornite dagli algoritmi di intelligenza artificiale.
L’intelligenza artificiale sarà uno dei trend con più impatto nel settore healthcare e con più potenzialità di applicazione, soprattutto grazie a due elementi principali: la sempre crescente disponibilità di dati da cui attingere e la disponibilità di macchine avanzate per la loro elaborazione e interpretazione, attraverso machine learning e algoritmi sofisticati che forniscono risultati inimmaginabili fino ad appena qualche anno fa. Negli ultimi anni sono anche aumentate le partnership tra grandi aziende tecnologiche e ospedali, servizi sanitari e strutture di ricerca, mettendo assieme la tecnologia per la computazione e la disponibilità dei dati dei pazienti nel rispetto delle normative in materia di privacy.