Vinile Monografie

MARCO MASINI, MICHELE ZARRILLO

Due cantautori che arrivano dal rock. Leggero quello di Marco Masini, cantante dalla voce black, e Michele Zarrillo, dalla vocalità limpida e sopraffino chitarrist­a con esperienze di hard rock.

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Il successo di Marco Masini (Firenze, 1964) passa inevitabil­mente dall’incontro con Beppe Dati e Giancarlo Bigazzi. Forse i primi veri esordi popolari si possono far risalire alle colonne sonore dei film MARY PER SEMPRE (1989), RAGAZZI FUORI (1990) e MEDITERRAN­EO (1991). E fu proprio il Sanremo del Novanta che diede i natali al suo successo di critica e di pubblico inanelland­o 3 dischi considerat­i ancora oggi grandi classici del pop italiano d’autore: MARCO MASINI (1990), MALINCONOI­A (1991, anno in cui vince sia al Festivalba­r che a Vota la voce) e T’INNAMORERA­I (1993), disco questo che conterrà la famosa Vaffanculo, le sue prime reazioni alle malelingue che lo raffigurav­ano come uno iettatore. Nonostante le vendite milionarie in tutto il mondo da qui inizia un flesso di attenzione (ma non di pubblicazi­oni e di impegni, tornò anche a Sanremo nel 2000 con Raccontami di te a cui seguì l’eponimo disco e il tour): nel 1998 si prende anche una pausa dalla collaboraz­ione con Bigazzi e fa uscire un disco di rottura dal titolo SCIMMIE e dalle venature decisament­e rock.

Al declino di popolarità “condiviso” con Mia Martini – lei cantò Gli uomini non cambiano incluso in LACRIME (1992) – si aggiunse un allontanam­ento dei suoi fan da questo “nuovo” look. Uno stato di cose che lo porteranno ad annunciare il suo ritiro: era il 2001 e Masini pubblicava il disco USCITA DI SICUREZZA. Una causa milionaria verso la BMG per non aver promosso i dischi e non averlo tutelato, poi nel 2004 torna a Sanremo e con L’uomo volante segnò la rinascita e il riscatto che ancora oggi lo collocano al vertice del grande pop d’autore italiano. Da molti il recital Il brutto anatroccol­o scritto con Beppe Dati è il suo manifesto di vita. Chiude il 2023 con lo spettacolo Panariello vs Masini – Lo strano incontro in tour con Giorgio Panariello.

DAL PROG PURO E DURO SANRNEMDO A

Di sicuro i natali di Michele Zarrillo (Roma, 1957) non sono pop. Lo troviamo dentro formazioni come Semiramis o i più celebri Rovescio della Medaglia: siamo negli anni Settanta, il tempo d’oro del progressiv­e italiano. Ma poi è con il moniker Andrea Zarrillo che pubblica i primi singoli pop I miei cari sentimenti e Maledetta signora ma è col suo vero nome che nel 1979 vince il Festival di Castrocaro e dà il via alla sua carriera. Sanremo è il trampolino anche per lui: l’esordio nel 1981 con Su quel pianeta libero ma poi il vero successo arriva l’anno dopo con la celebre Una rosa blu. Ma è nel 1987 che arriva a vincerlo con il singolo La notte dei pensieri paradossal­mente inserito nella sezione “Nuove proposte”. In totale per lui saranno 13 le partecipaz­ioni sul palco dell’ariston e di queste segnaliamo i successi del 1994 con Cinque giorni e quello del 1996 con L’elefante e la farfalla. Un infarto nel 2013 lo terrà fermo fino all’anno successivo: riaprirà le danze con un grande concerto all’auditorium Parco della Musica di Roma. Il suo ultimo disco VIVERE E RINASCERE (2017) porta il segno di tutto questo.

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MICHELE ZARRILLO
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MARCO MASINI
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