Vanity Fair (Italy)

Grazie Valeria

Il suo ilm sarà presentato fuori concorso a Venezia, e LAURA ADRIANI oggi si sente molto più sicura. Merito anche di una collega speciale

- di LETIZIA ROGOLINO

Laura Adriani è stanca di essere considerat­a una matricola dello spettacolo, dopo aver rassicurat­o i genitori che fare l’attrice non è «sesso, droga e rock’n’roll». Il suo ultimo progetto è Il colore nascosto delle cose di Silvio Soldini, che sarà presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e uscirà nelle sale a settembre. «Valeria Golino sul set mi ha fatto sentire grande: mi ha trattato come una collega», racconta. Romana, classe 1994, qui interpreta Nadia, una ragazza di 16 anni che perde improvvisa­mente la vista e a‡ronta questo dramma con l’aiuto di Emma (la Golino, appunto), anche lei cieca ‹n dall’adolescenz­a. «Per prepararci abbiamo incontrato persone non vedenti, lavorato con le bende per entrare in questo mondo e muoverci senza punti di riferiment­o. Ho provato una forte sensazione di disorienta­mento». Dopo l’esordio con la miniserie Tv Caravaggio nel 2007, Adriani ha partecipat­o a ‹ction come I Cesaroni, Solo per amore e Squadra mobile, che tornerà in autunno su Canale 5. Anticipa che «Mauretta, il mio personaggi­o, prenderà una decisione importante che la farà avvicinare al padre». Tra i big con cui ha diviso il set, le è rimasto nel cuore Alessandro Gassmann con cui ha lavorato in Tutta colpa di Freud e Non c’è più religione. «È molto duro ed esigente con se stesso e con gli altri». A ottobre, l’attrice sarà in scena al Teatro della Luna di Milano nel musical Next to Normal, scritto da Brian Yorkey (autore della fortunata serie Tv Tredici), storia di una famiglia americana con una mamma bipolare. Ma se la carriera è in ascesa, il «piano B» non le manca: «Mi sto laureando in Psicologia e mi lascio delle porte aperte. Non è detto che farò l’attrice per tutta la vita».

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