Vanity Fair (Italy)

La felicità dopo il tradimento

Tornare a fare musica, con una nuova voce e una nuova vita, richiede una notevole forza. SHANIA TWAIN l’ha trovata in un amore inaspettat­o e in un potente desiderio di rivalsa, verso l’ex e la propria dolorosa infanzia

- di CHIARA MEATTELLI foto MERT ALAS & MARCUS PIGGOTT

SONO ARRIVATA A UN PUNTO DELLA VITA IN CUI NON MI VERGOGNO PIÙ DI CHI SONO E DI RACCONTARE DA DOVE VENGO

Scrivo canzoni da quando ho dieci anni: è come una seconda pelle per me. Ma dopo avere lavorato in coppia per così tanto tempo, ero decisa a fare tutto da sola. È stato molto liberatori­o, un po’ come ritornare bambina». Siamo nella suite di un albergo a Londra, Shania Twain, giacca lunga in denim intarsiata di strass e pantaloni scuri, sta promuovend­o Now, il suo primo album dopo 15 anni. Non è un ritorno qualsiasi. Se questo della «regina del country pop» da cento milioni di copie vendute colpisce più di altri, è per l’odissea che la cantante canadese ha attraversa­to negli anni di pausa dai ri„ettori. Prima c’è stata la richiesta di divorzio del marito-produttore Robert «Matt» Lange, insieme al quale, oltre a un ‡glio, ha dato vita a tutti i propri successi discogra‡ci (incluso l’album Come On Over, passato alla storia come il sesto più venduto in assoluto negli Stati Uniti, bestseller nel genere country e più in generale, di un’artista donna). Poi la scoperta che a portarle via il marito è stata la sua migliore amica. In‡ne ha dovuto fare i conti con la disfonia, una patologia delle corde vocali, che in pratica l’ha costretta a imparare di nuovo a cantare.

La mia voce è cambiata, inutile negarlo. Ma non in peggio. E comunque è la voce che ho adesso e la accetto: perché non dovrei godermela?». Il desiderio di rivalsa sul marito, collaborat­ore tra gli altri di Lady Gaga e AC/DC, è stato così forte che per la prima volta nella carriera si è lanciata, seppure con l’aiuto di altri, nella produzione del disco. «Volevo decidere io l’atmosfera delle canzoni, il loro umore, gli strumenti utilizzati. Alla ‡ne ho scoperto di sapere molto più di quanto credessi e mi sono divertita un mondo: ho sperimenta­to, ero del tutto disinibita», dice mentre si aggiusta gli occhiali a specchio dietro cui nasconde lo sguardo. Solo quello, perché per il resto è incredibil­mente trasparent­e. Con una varietà stilistica che spazia tra rock, pop e country, le nuove canzoni di Now hanno testi che sembrano rubati dal suo diario. «Più a lungo scorrevano le mie lacrime, più grande diventava il ‡ume / mi ha ucciso il pensiero che avresti dato la tua vita per stare con lei. Era arrivato il momento di dimenticar­ti, per sempre», canta in Life’s About to Get Good, il singolo uscito a giugno. Ma la malinconia si risolve con un ritornello pieno di speranza nel gioco di parole che porta un messaggio preciso: per Shania Twain la vita inizia a 50 anni (o meglio 52, li compierà il 28 agosto).

Perché dovremmo nasconderc­i dalle nostre umiliazion­i e delusioni, e fare ‡nta che vada sempre tutto bene, che siamo forti ed è tutto bellissimo, quando invece non è così? Stare sempre sulla

difensiva è emotivamen­te a aticante, tanto più se si è una gura pubblica: non ho fatto altro che rendermi la vita un po’ più semplice». Era il 2008 quando ha saputo, dopo 15 anni di matrimonio, che il marito aveva una relazione con la sua migliore amica e con

dente Marie-Anne Thiébaud. A scoprirli e a informarla è stato il marito di lei, il businessma­n Frédéric Thiébaud che, con un colpo di scena degno di Beautiful, da amico è diventato il compagno di Shania e, nel 2011, suo secondo marito. «Era l’unica persona in grado di capire il dolore che provavo». Ora sono inseparabi­li: mentre lei rilascia interviste, lui la aspetta insieme al management nella sala accanto, leggendo tabloid le cui pagine immortalan­o la moglie popstar in visita nel Regno Unito. Shania Twain si augura che rendere pubblica la storia del suo tradimento, di cui aveva parlato anche nell’autobiogra a del 2011, possa dare «forza, coraggio e speranza a chi ha vissuto un’esperienza simile. La vita è piena di alti e bassi, e di momenti di transizion­e, ma dobbiamo ricordarci che è sempre possibile rialzarsi».

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