Il razzismo democratico
Arriva SCAPPA - GET OUT, il film horror fenomeno negli Usa. Questa volta la paura è dell’uomo bianco, per niente trumpista, anzi liberal ed elettore di Obama
Ci vuole coraggio e forse un po’ di incoscienza a mettere dentro un film un tema come il conflitto razziale condito in salsa horror, e darlo in pasto agli spettatori, non senza averci prima aggiunto una bella dose di humour. Ci vuole sfrontatezza, ma se lo si fa bene, poi si viene ripagati. È quello che è successo a Jordan Peele. Metà del duo comico Key & Peele (hanno uno show molto seguito su Comedy Central), Peele ha stupito tutti scrivendo, producendo e dirigendo Scappa - Get Out, un horror con protagonisti Allison Williams, 29 anni, la Marnie di Girls, e Daniel Kaluuya, che è arrivato a incassare 193 milioni di dollari contro un budget di 4 e mezzo e si è piazzato al primo posto del botteghino americano nella settimana degli Oscar. Il film, nelle sale italiane dal 18 maggio, si apre con un classico alla Indovina chi viene a cena: ragazza bianca porta a casa dei genitori il fidanzato afroamericano. Solo che qui, invece che conservatori, la mamma e il papà di Rose sono liberal, aperti, istruiti, insomma l’esatto contrario dello stereotipo del razzista becero e ignorante. Quello che si scopre dopo è che tutta la famiglia di Rose è a capo di una specie di setta che traffica in neri (il padre è neurochirurgo, non aggiungiamo altro per amore della sorpresa) e di cui il povero fidanzato Chris rischia di essere la prossima vittima. Premiato dagli incassi, Scappa - Get Out è stato per settimane anche al centro del dibattito sulle nuove forme di schiavitù e su come i neri siano ancora trattati dai bianchi, non importa quanto liberal e inclusivi di facciata. «In questo caso i cattivi e i folli appartengono alla élite bianca, una categoria che pericolosamente sovrastima il grado del suo stesso illuminismo», ha scritto Variety. «Il merito di Peele è di non prendersela con il target facile, quello dei sostenitori di Trump accusati di razzismo, ma al contrario di puntare il dito contro quelli che hanno votato Obama per ben due volte e che se avessero potuto lo avrebbero votato anche la terza». Una parte di società che, forse non intenzionalmente, ha però ancora il potere di mettere in difficoltà e rendere l’esistenza dei neri un vero incubo, horror nel film, molto più sottile nella vita di tutti i giorni.