Le regole per viaggiare nella destinazione
In linea con le raccomandazioni dell’Oms, l'Etpb ha varato il Regolamento per la ripresa del turismo in Egitto che è applicabile a tutte le strutture turistiche del Paese. Dal canto suo, il Wttc ha assegnato all’Egitto il marchio ‘viaggi sicuri’, che riconosce le destinazioni di tutto il mondo che hanno implementato protocolli di salute e igiene in linea con le direttive dell’organizzazione. I certificati di sicurezza igienica sono il prerequisito per strutture ricettive, tour operator, siti archeologici e musei per ricevere i visitatori e vengono aggiornati costantemente. “Abbiamo introdotto l’obbligo per i turisti di portare con sé un certificato di test Pcr Covid-19 negativo emesso entro 72 ore dall’orario di partenza dal Paese d’origine - sottolinea Ahmed Youssef -. Le eccezioni si applicano ai viaggiatori che arrivano in aereo nelle destinazioni turistiche più frequentate - Sharm el Sheikh, Taba, Hurghada e Marsa
Alam -, che possono eseguire un test Pcr all’arrivo al costo di 30 dollari. Per ridurre la congestione nei centri che praticano i test in aeroporto, abbiamo anche istituito un centro temporaneo per i test Pcr e antigene presso la filiale Etpb di Hurghada”. Gli hotel offrono agli ospiti che risultassero positivi di effettuare la quarantena in camere separate, provvedendo a coprire i costi di alloggio, cibo e bevande fino al momento della partenza. I casi gravi ricevono gratuitamente farmaci e assistenza presso gli ospedali”. In linea generale, le misure precauzionali continuano a prevedere il distanziamento sociale e mascherine obbligatorie, tranne nel momento in cui si mangia o si beve. “Abbiamo anche lanciato una campagna di vaccinazione nel settore turistico, con il 50 per cento del personale operativo nelle principali destinazioni turistiche che ha già ricevuto la prima dose”.