Il Qatar rivoluziona la politica dei visti
L’emirato introduce nuove procedure per facilitare l’ingresso dei crocieristi e aumentare gli stopover
“Un passo decisivo per l’affermazione del Paese nella mappa delle destinazioni da crociera più interessanti e a rapido sviluppo del mondo”.
Rashed AlQurese, chief marketing & promotion officer della Qatar Tourism Authority, mostra tutta la sua soddisfazione per la nuova procedura di visto che mira a facilitare l’ingresso dei crocieristi e a velocizzare le pratiche.Fra le novità,la distribuzione a bordo della nave di moduli da precompilare 48 ore prima dell’arrivo a Doha, per raccogliere in anticipo numeri di passaporto e dati personali.Inoltre i visti per i crocieristi verranno assimilati a quelli dei passeggeri in transito, vista la breve permanenza nel Paese, con una maggiore facilità e velocità di concessione.
“Ottime potenzialità”
“In questo settore - aggiunge AlQurese - le potenzialità del Qatar sono eccellenti”. Sono le cifre stesse a dargli ragione:se lo scorso anno le navi attraccate a Doha sono state 10,per la prossima stagione ne sono attese 32, per un totale di 50mila passeggeri.Tra queste la Msc Fantasia, che arriverà nel porto della capitale nel mese di dicembre 2017.
Lo sviluppo del turismo crocieristico può essere determinante per far risalire l’inbound nel Paese, dopo il leggero calo dei primi otto mesi:“Se nel 2015 abbiamo ricevuto 2,93 milioni di visitatori, a più 4 per cento rispetto all’anno precedente - spiega AlQurese -, da gennaio ad agosto gli arrivi sono stati 1,92 milioni, il 3 per cento in meno sul 2015”. E per incrementare le presenze su Doha grazie al meccanismo dello stopover il Governo ha varato, insieme a Qatar Airways e alla Tourism Authority, un provvedimento che prevede l’estensione del permesso a 96 ore, contro le attuali 48.
I passi necessari,dunque,sono stati fatti, e ora lo sguardo di AlQurese è al futuro:“Sono fiducioso in una rapida ripresa - sottolinea - anche grazie all’apporto del mercato italiano, in deciso aumento. Infatti alla fine del 2015 abbiamo accolto 33.600 visitatori provenienti dalla Penisola e quest’anno ne abbiamo già ricevuti 22mila fino alla fine di agosto”.
L’asse natura-cultura
Turisti che sono attratti dalle peculiarità culturali, oltre che da quelle paesaggistiche:“Rispetto ad altre destinazioni dell’area spiega Al Qurese - il Qatar ha una storia particolare, modellata dal mare, che si riflette in molte attrazioni, dalle incisioni rupestri del neolitico a una serie di antiche torri di avvistamento, fortezze e insediamenti, oltre al sito di Al Zubrah, patrimonio Unesco”.
Un Paese che, quindi, mira a posizionarsi sulla mappa turistica come meta anche culturale, sempre però focalizzata sul turismo premium. Prova ne è la qualità dello sviluppo alberghiero, che si concentra su strutture di categoria superiore:“Allo stato attuale - precisa AlQurese - ci sono 94 hotel e 18 aparthotel, per un totale di 21.707 camere. La quota maggiore è appannaggio dei 5 stelle, con 9.715 strutture”. Uno sviluppo che non intende fermarsi: nei prossimi cinque anni, infatti, lo skyline dell’emirato si arricchirà di altri 56 hotel.