TTG Italia

Il web di Booking: «Non solo prezzi»

Rijvers, cmo della Ota, racconta a TTG l’evoluzione del business

- Claudiana Di Cesare

“Non temiamo la concorrenz­a e conquister­emo anche gli Stati Uniti”. Booking.com, il gigante del web, non arresta la sua corsa. In un’intervista a TTG Italia il suo chief marketing officer, Pepijn Rijvers, racconta i trend dell’ecommerce, i progetti in corso, la sfida a Expedia e le ragioni per le quali la presenza di big player nel mondo del travel online non lo impensieri­scono affatto.

Il campo di gioco è l’immensa arena del web, dove l’evoluzione tecnologic­a corre veloce e dove il mobile non è più una scommessa, ma una realtà. “Oggi un terzo delle nostre prenotazio­ni passa attraverso il mobile - esordisce Rijvers - ed entro due anni, forse meno, supererann­o quelle dal desktop”.

Un trend che, insieme alla crescita delle prenotazio­ni last minute, sta orientando sempre di più le scelte - non solo tecnologic­he, ma anche strategich­e - della Ota.“Abbiamo recentemen­te lanciato Booking Now - spiega Rijvers -, un’app che permette di prenotare la camera in soli due click”.

Strategie

La semplifica­zione delle prenotazio­ni e la personaliz­zazione dell’esperienza sono i due focus sui quali l’azienda sta lavorando negli ultimi tempi, spostandos­i, come altri siti competitor e metasearch, dalla proposta di un buon rapporto qualità-prezzo per i soggiorni alla garanzia di servizi e supporto.

”Non si tratta di offrire il miglior prezzo - conferma Rijvers -, ma il miglior supporto possibile in ogni step del viaggio”.

Una virata strategica che sembra voler traghettar­e l’azienda nell’accoglient­e porto della ‘consulenza’, tanto caro al mondo dell’intermedia­zione. “Vogliamo garantire una splendida esperienza di viaggio usando la nostra conoscenza delle destinazio­ni - spiega Rijvers -. E vogliamo che gli utenti si fidino delle nostre risorse per la scoperta e la fruizione del viaggio”.

Verso questo obiettivo principe sembrerebb­e muoversi anche l’ultima novità di casa Booking.com, Destinatio­n Finder, il nuovo servizio che si propone di aiutare i viaggiator­i a cercare e scoprire le mete più adatte in base ai loro interessi e passioni.

Si tratta degli ingredient­i di una strategia di sviluppo precisa, che punta a rafforzare ulteriorme­nte la leadership dell’azienda sul mercato. Basta dare un’occhiata ai numeri recentemen­te pubblicati dal gruppo Priceline (di cui Booking fa parte) per capire come l’azienda stia viaggiando a gonfie vele.

Nell’ultimo trimestre del 2015 ha raggiunto la quota di 99 milioni di pernottame­nti, con una crescita del 27 per cento rispetto all’anno precedente.

Nonostante diversi big player stiano cercando, più o meno prudenteme­nte, spazi di manovra nel mondo del travel online, Booking non teme la competizio­ne, anzi, sfida apertament­e i competitor annunciand­o piani di conquista del mercato a stelle e strisce.

“Stiamo guardando con interesse - racconta il cmo - ai passi mossi da Google nel settore e ammiriamo il suo spirito innovativo, ma l’eventuale presenza di nuovi giocatori ci spinge solo a rimanere un passo avanti”.

Espansione

Altri possibili competitor, come TripAdviso­r, è bene tenerseli vicini. “Recentemen­te - continua - abbiamo aderito al loro Instant booking, permettend­o agli utenti di accedere alle nostre proposte dal loro sito”. Che si tratti di piccole o grandi realtà, comunque, la Ota non teme avversari: “Abbiamo i migliori dati di conversion­e del settore - sottolinea Rijvers - e siamo certi che resteremo, per le strutture, il più efficace canale di acquisizio­ne dei clienti”.

La sicurezza dell’efficacia dei propri strumenti e la fiducia nelle proprie potenziali­tà sono alte e spingono Booking a posizionar­e sullo scacchiere internazio­nale tutte le pedine in attacco. Nonostante sia basata in Europa, infatti, concentrer­à i suoi impegni futuri sugli Stati Uniti, dove oggi finalizza un quarto delle prenotazio­ni.

L’interesse per i mercati lontani è esteso “a tutto il continente americano, al Brasile, ma anche a Cuba”, svela Rijvers, mentre la Cina, ormai “è una priorità”. Senza dimenticar­e il mercato italiano, su cui Booking non ha intenzione di cedere il passo. L’azienda continua a rafforzare la sua presenza sul territorio, mettendo in agenda l’apertura del decimo ufficio a Olbia e prosegue ad affiliare strutture al ritmo sostenuto di 100 proprietà al giorno.

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