FIAMMINGO L
Contemporaneo
«A PATINA DEL TEMPO
è essenziale: è ciò che dà carattere e definisce l’identità di una casa, di un oggetto». Boris Vervoordt, figlio del leggendario collezionista Axel Vervoordt, abita ad Anversa in una casa torre, divisa su tre piani, nata nel Cinquecento come monastero, diventata poi un granaio, quindi trasformata in un emporio e infine in un’abitazione. Un luogo segreto, magico, intimo, dove il tempo ridisegna lo spazio come una trama aperta, caratterizzata da un’idea di un’eternità costante. Luci, proporzioni e colori di casa Vervoordt conservano un loro dna fiammingo. Le proporzioni sono contenute. A volte miniaturizzate. Il rosso alle pareti ricorda il vistoso copricapo del celebre Ritratto di uomo con turbante dipinto da Jan van Eyck. Mentre il labirinto di scale e mezzanini, che collega un piano all’altro, disegna un mondo a sé, una scatola delle meraviglie, dove ogni stanza annuncia un altro spazio, di cui si intuisce l’atmosfera in un oscillare costante tra passato e presente, identità dei luoghi e rifugio privato.
Boris, fedele alla filosofia Vervoordt, ha restaurato con cura l’edificio, vestendolo con una bilancia di precisione. «Poche cose di alta qualità che fanno battere il cuore a mille» confida. La sua stanza preferita è la sala da pranzo con un grande camino del XVI secolo: «Una presenza che accoglie e irradia calore, come un vecchio amico». La camera da letto, al piano superiore, in un gioco di contrasti, ha invece i tratti puri e ruvidi di un monastero tibetano: «Non volevo inserire elementi decorativi nel mio spazio più privato» aggiunge. I pavimenti in pino sono originali. Quando non è il rosso, i volumi sono dipinti con una tinta
al quarzo, che cattura la luce bassa delle Fiandre, restituendo all’interno sfumature color oro.
Sulle orme del padre, Boris ha iniziato a lavorare per la compagnia di famiglia – una tra le più prestigiose nel mondo del collezionismo di arte e antichità a livello internazionale – come esperto di mobili del XVIII secolo e di argenti. «L’arte è la mia ispirazione» racconta. «Colleziono anche fotografia contemporanea». Quella che accompagna le sue giornate nella torre medievale è firmata da Robert Mapplethorpe e da Barbara e Michael Leisgen, coppia di artisti tedeschi attiva sulla scena internazionale dagli anni Settanta. Sospesa tra storia e contemporaneo, casa Vervoordt rispecchia lo spirito che anima, dal 1968, il marchio Axel Vervoordt, che Boris oggi segue in prima persona, con il fratello Dick. «Sin dal primo giorno, la nostra società è stata guidata da una ricerca incondizionata per la qualità, la bellezza, l’armonia» sostiene. «La nostra determinazione è proprio quella di non perdere mai di vista questi valori».
Per custodirli e trasmetterli, nel 2007, è nata la Axel & May Vervoordt Foundation, che si occu-