Starbene

Quali problemi causa una carenza di iodio?

- Risponde il prof. ANDREA GIUSTINA Docente di endocrinol­ogia all’Università Vita- Salute S. Raffaele di Milano

La carenza di iodio può dare origine a moltissimi squilibri. Per esempio può causare un’alterazion­e nella maturazion­e degli ovociti, che rende più difficile il concepimen­to: un recente studio della Harvard TH Chan School of Public Health ha dimostrato che il 92% delle coppie che consumano 3 porzioni di pesce (importante fonte di iodio) la settimana ha una gravidanza dopo un anno di tentativi, percentual­e che scende al 79% tra quelle che ne consumano meno. Una conseguenz­a tra le più importanti della carenza del minerale sono le disfunzion­i della tiroide: la ghiandola utilizza lo iodio per la sintesi dei suoi ormoni e, se ne è a corto, si possono avere ipotiroidi­smo e gozzo. Allarme rosso per lo sviluppo neurocogni­tivo del bebè, poi, se è carente nella dieta materna durante la gravidanza e l’allattamen­to, quando il suo fabbisogno aumenta da 150 a 250 mcg al dì. Un suo deficit, soprattutt­o se grave, può provocare danni che si manifestan­o con difficoltà intelletti­ve in età scolare. La carenza di iodio è molto diffusa: secondo una ricerca dell’Osservator­io nazionale per il monitoragg­io della Iodoprofil­assi, riguarda più di un italiano su 10 e, anche se in forma leggera, il 30-50% dei neonati. EUthyroid, ricerca finanziata dall’Unione Europea, ha lanciato un appello per proteggere i bebè, sin dal momento in cui se ne programma l’arrivo: utilizzand­o ogni giorno sale iodato e mettendo in tavola 3 volte la settimana pesce di mare, crostacei e molluschi, ricchi del prezioso elemento.

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