Come si fa il biotestamento?
Secondo la nuova legge ognuno può, attraverso le disposizioni anticipate di trattamento (Dat), esprimere le proprie volontà, convinzioni e preferenze in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto a scelte diagnostiche o terapeutiche, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali. Le Dat devono essere espresse per atto pubblico (dal notaio) o per scrittura privata autenticata (davanti a un pubblico ufficiale o a un notaio e consegnata a un fiduciario) o consegnata personalmente all’ufficio dello Stato civile del Comune di residenza (quando i Comuni saranno in grado di riceverle) o in ospedale ma solo nel caso in cui l’ospedale abbia la gestione telematica della cartella clinica o il fascicolo sanitario elettronico. Se le condizioni fisiche del malato non consentono atti scritti, le Dat possono essere espresse attraverso videoregistrazione o simili. Sono rinnovabili, modificabili e revocabili in ogni momento e devono essere sottoscritte anche dal fiduciario, cioè la persona alla quale il paziente affida il compito di rapportarsi con i medici. Nel caso di prognosi infausta a breve termine o imminenza di morte, il medico deve attenersi alle Dat. Se il paziente non è in queste condizioni il medico deve invece fare di tutto per salvargli la vita, garantendo un’adeguata terapia del dolore. Alcuni Comuni e associazioni hanno pubblicato online i modelli Dat.