Salute MELANOMA: GLI STEP DELLA PREVENZIONE
Il caso di Cristiano Malgioglio, colpito da melanoma, ha riacceso i riflettori su questo pericoloso tumore della pelle che esige una diagnosi tempestiva. «Lo screening prevede che ogni anno venga eseguito il Total body mapping, la mappatura di tutti i nei presenti sulla pelle, dalla testa ai piedi, rilevati da una fotocamera ad altissima definizione», spiega il dottor Pier Luca Bencini, dermatologo e direttore di Iclid, Milano. «L’anno successivo sarà facile evidenziare l’eventuale comparsa di un nuovo neo. Quelli dall’aspetto irregolare, vengono quindi ingranditi da 20 e 40 volte grazie alla videodermatoscopia digitale che consente di osservarli attentamente “da vicino”. Il terzo step rappresenta una novità. I nei atipici, che presentano delle caratteristiche strutturali sospette (come una vascolarizzazione anomala o la presenza di punti o globuli neri al loro interno) diventano oggetto di un innovativo esame di secondo livello chiamato microscopia laser confocale. Consente di vedere e analizzare le cellule sospette senza bisogno di asportare chirurgicamente i nei, per sottoporli a biopsia e relativo esame istologico. In pratica, la luce di un laser a diodo a bassa energia, venendo riflessa dalle cellule, permette al dermatologo di visualizzarle ingrandite di 750 volte, sezionando il neo strato per strato in tutta la profondità». Grazie al laser confocale, si evita quindi di asportare inutilmente molti nei “brutti ma buoni”.