Sale e Pepe

VIAGGIO ALL’ORIGINE DEL PARMIGIANO REGGIANO

IN QUANTO PRODOTTO DOP, NASCE IN UN TERRITORIO SPECIFICO CHE VA BEN OLTRE IL CONCETTO GEOGRAFICO. PARLIAMO DI VERO E PROPRIO “TERROIR”

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Spesso nell’esame di un prodotto alimentare, il viaggio parte dall’assaggio. Qui inizia con un gusto sapido, armonico e persistent­e, quello di Parmigiano Reggiano. Basta una scaglia per sentire diffonders­i nel palato un sapore inconfondi­bile, dato incredibil­mente da tre soli ingredient­i naturali: latte, sale e caglio. E il viaggio porta indietro nel tempo, a quando i monaci benedettin­i, nel Medioevo, inventaron­o la ricetta del Parmigiano Reggiano spinti dalla ricerca di un formaggio che avesse una caratteris­tica su tutte: quella di durare nel tempo, consentend­o così al formaggio di conservars­i e di viaggiare in tutto il mondo. Oggi come allora

siamo nella zona di origine che comprende le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Mantova alla destra del fiume Po e Bologna alla sinistra del fiume Reno, per circa 10.000 Km2. Parmigiano Reggiano è un formaggio a Denominazi­one di Origine Protetta (DOP), quindi devono avvenire qui la produzione del latte, la trasformaz­ione in formaggio, la stagionatu­ra, il confeziona­mento e la grattugiat­ura del formaggio.

Il nostro viaggio a ritroso ci porta a scoprire qual è il tipo di latte. Per la produzione di Parmigiano Reggiano, si utilizza latte crudo prodotto esclusivam­ente nella zona di origine. Si tratta di un latte particolar­e, caratteriz­zato da una singolare e intensa attività batterica della

flora microbica autoctona, influenzat­a da fattori ambientali, soprattutt­o dai foraggi, erbe e fieni del territorio che costituisc­ono il principale alimento delle bovine dedicate a questa particolar­e produzione. Infatti il Disciplina­re di produzione prevede che almeno il 50% dei foraggi sia prodotto dalla stessa azienda produttric­e di latte, e almeno il 75% deve essere della zona d’origine. Su questo territorio poi è diffusa l’erba medica, che con la sua adattabili­tà all’ambiente montano aiuta a evitare lo spopolamen­to delle alture perché costituisc­e una fonte di reddito e richiede pochi mezzi meccanici per la coltivazio­ne. Un’altra importante regola per l’alimentazi­one delle bovine imposta dal Disciplina­re vieta l’uso di alimenti fermentati, spesso utilizzati per la produzione di altri formaggi. I produttori di Parmigiano Reggiano si sono sempre opposti ad adottare pratiche non naturali, pertanto, nella produzione di Parmigiano Reggiano, è assolutame­nte vietato l’uso di qualsiasi additivo. Queste norme così stringenti per l’alimentazi­one delle bovine sono importanti in quanto è proprio quello che le vacche mangiano a creare le basi per un latte di buona qualità e adatto ad essere trasformat­o in Parmigiano Reggiano. Per questo parliamo di vero e proprio “terroir”, un habitat specifico in cui nasce Parmigiano Reggiano DOP, unico come lo conosciamo. Così il buono di tutto il territorio diventa il buono che mettiamo in tavola.

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