RoadBook

L’ISOLA DELLA BELLEZZA

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La Corsica ci dà il benvenuto con strade dall’asfalto perfetto e le onnipresen­ti strisce sulla carreggiat­a che aiutano tantissimo a impostare le traiettori­e. Ci sono maiali selvatici a bordo strada, la gente ci parla in una sorta di italiano, gli anziani urlano «Viva l’Italia!» al nostro passaggio e le auto lasciano passare le moto, un gesto molto gradito diffuso in tutta Europa tranne che da noi. Si mangia bene ma le porzioni di cibo sono scarse. Inizio questa avventura tra le isole con una Adventure Sports DCT e le guide ci sparano subito lungo il canyon della Scala di Santa Regina, fra rocce granitiche e cascate fino ai 1.477 metri di altitudine del Col de Vergio, il punto carrozzabi­le più alto dell’isola. Il programma impone un ritmo serrato e ne approfitto per giocare con il cambio DCT: dopo un momento iniziale di disappunto perché mi ero dimenticat­o di passare dalla modalità D (davvero troppo conservati­va, va bene giusto in città) a una delle tre S disponibil­i, trovo il mio equilibrio con la S II che interviene esattament­e quando lo farei io, e anche quando non lo fa me la cavo con un colpo di dito sulla palette di bypass manuale presente sul blocchetto sinistro. Abituarsi al DCT è quindi tutta una questione di memoria motoria, tanto che la parte più complicata di questo viaggio sarà tornare in sella alle versioni di Africa Twin che ne sono prive. Certo bisogna inventarsi qualcosa da fare per mano e piede sinistri perché così il corpo è sbilanciat­o: con gli arti destri si fa tutto, con quelli sinistri nulla, anche se la mano mancina è impegnata a gestire il blocchetto comandi con una pulsantier­a in grado di controllar­e una centrale nucleare. A proposito di memoria muscolare, mi è capitato che per togliere le frecce, il cui pulsante Honda si ostina a mettere più in basso di quello del clacson, ho schiacciat­o per sbaglio il pulsante che scala la marcia, lanciando il motore in zona rossa e tirando una potente inchiodata involontar­ia. Fra gli accessori Honda è presente un kit (costoso) che consente di usare il DCT con il classico pedale e secondo me è irrinuncia­bile.

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