Cybersecurity, il super 007 informatico
Contro gli hacker il prefetto Alessandro Pansa schiera al Dis un nuovo vicedirettore. Intanto, l’intelligence mette in campo una squadra all’avanguardia...
Il suo nome non è ancora noto. Ma in un’epoca in cui persino i frigoriferi e i termostati intelligenti possono essere un veicolo per lanciare offensive cibernetiche, spetterà al nuovo vice direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis) garantire più tranquillità sul web. La sua nomina è imminente: guiderà il Nucleo per la sicurezza cibernetica, attivo 24 ore su 24, e in caso di attacco da parte degli hacker potrà accedere, per esempio, agli archivi degli operatori di telefonia e dei provider di internet. Si tratterà, insomma, di un super 007-informatico, esterno al Dis e proveniente dal mondo delle imprese o da quello accademico.
Quanto al nuovo «Piano nazionale per la protezione cibernetica e la sicurezza informatica», punta al potenziamento in ambito digitale delle capacità di intelligence, di polizia e di difesa civile e militare. Per garantire una risposta più efficace e rapida in caso di attacco si è deciso di razionalizzare la catena di comando per la gestione delle crisi informatiche, come previsto dal decreto Gentiloni in materia approvato quest’anno. Rientra in questa strategia la decisione di collocare il Nucleo per la sicurezza cibernetica direttamente sotto il Dis diretto dal prefetto Alessandro Pansa, eletto a «torre di controllo» dello spazio cibernetico nazionale. In precedenza la task force era incardinata nella presidenza del Consiglio. Il team è composto da rappresentanti dei servizi segreti, dei ministeri chiave, dell’Agenzia per l’Italia digitale e da un delegato dell’Ufficio centrale per la segretezza.
Dopo Wannacry, l’offensiva informatica che ha bloccato centomila sistemi in più di cento Paesi, e i blitz contro ministeri strategici (a febbraio sono state violate le difese della Farnesina), il governo non esclude di unire i Cert (il Cert nazionale e quello della Pubblica amministrazione) che vigilano su questo tipo di incidenti. Di più. Il Dis potrà anche finanziare le start-up impegnate nella difesa cibenetica. La legge di stabilità 2016 ha stanziato 150 milioni per garantire il veloce cambio di passo, di cui 135 sono andati al Dis, che ha usato buona parte delle risorse per assumere un esercito di 007 informatici. Forse, adesso, gli hacker fanno meno paura.